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Attualità giovedì 26 giugno 2025 ore 20:15

Sit-in dei commercianti al ponte della Botte

Crolli del fatturato, aziende irraggiungibili e clienti rarefatti: i negozianti protestano e chiedono la riapertura in entrambi i sensi di marcia

CALCINAIA-VICOPISANO — Esplode la protesta dei commercianti che lavorano nelle vicinanze del ponte della Botte. Tra il rinvio della riapertura totale del collegamento e l'attesa dei ristori, alcuni negozianti hanno fatto un sit-in insieme a Confcommercio Provincia di Pisa.

"L'ultima riunione è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso - ha commentato Luca Pisani, referente sindacale di Confcommercio Provincia di Pisa - di fronte a questa grottesca situazione ci chiediamo chi pagherà i danni a queste aziende, tutte a conduzione familiare, che da ormai un anno sono in sofferenza e hanno visto crollare i propri affari?".

"Alla Provincia di Pisa e al presidente Angori chiediamo un atto di responsabilità: la ditta appaltatrice è passibile di penali che devono essere rigorosamente applicate - ha aggiunto - destinando gli introiti alle attività danneggiate come forma di ristoro. Anche un solo giorno di chiusura in più rappresenta per gli imprenditori un danno economico".

Non nasconde la sua rabbia il titolare del distributore Beyfin di via della Botte, Alessandro Galletti, tra le attività più colpite. "Dal primo giorno di chiusura sono cominciati i problemi - ha spiegato - il fatturato è crollato fino al 95%, prima rifornivo con 3mila litri di gasolio o benzina al giorno, ora mi bastano per una settimana. Non mi sono mai trovato in questa situazione, quasi mi vergogno a uscire di casa. Non riesco a capacitarmi di come nel 2025 in oltre un anno non si riesca a finire dei lavori su un ponte di 165 metri".

Dal lato opposto del ponte, lato Vicopisano, si trova l'alimentari Polini Ranieri. "La cosa che più ci fa arrabbiare è la completa mancanza di chiarezza - ha detto il titolare Ranieri Polini - dal Giugno dell'anno scorso il ponte avrebbe dovuto riaprire a Settembre, e di rinvio in rinvio da Gennaio ad Aprile siamo arrivati a oggi, senza alcuna certezza sulla riapertura. Se il traffico non torna alla normalità siamo per forza penalizzati: abbiamo già perso circa 100mila euro".

Gli avvocati di alcune attività, tanto sul versante calcinaiolo quanto su quello vicarese, hanno anche effettuato un'istanza di accesso agli atti amministrativi per avere contezza del contenuto e delle tempistiche del contratto di appalto con l'impresa che sta eseguendo i lavori.

"Anche attività come la nostra a poche centinaia di metri dal ponte hanno subito un duro colpo - ha concluso Fabrizio Bicchierini, dell'autolavaggio Suncars di Fornacette - abbiamo perso il 25% del fatturato e soprattutto tanti clienti che hanno forti difficoltà a raggiungerci. Tantissime aziende di Vicopisano, San Giovanni alla Vena, Bientina e Calcinaia sono ormai perse e i disagi sono moltiplicati dai continui rinvii di cui non vediamo la fine".

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