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Politica martedì 05 agosto 2025 ore 11:30
"Salviamo le terme dalla privatizzazione"

Per Rifondazione Comunista il protocollo tra Comune e Regione mette a rischio il futuro dell'impianto: "Serve un consorzio pubblico"
CASCIANA TERME-LARI — Mentre questa sera, alle 21,15, si terrà la seduta aperta del Consiglio comunale dedicata esclusivamente al protocollo d'intesa tra Comune e Regione Toscana sulle le terme, da Rifondazione Comunista arriva un grido d'allarme sul futuro dell'impianto.
Come contestato all'ex sindaco Mirko Terreni, infatti, Rifondazione vede nella strategia dell'attuale primo cittadino Paolo Mori lo stesso intento: la privatizzazione di Bagni di Casciana, la società che gestisce le attività termali.
"Il sindaco ha incaricato i tecnici del Comune di studiare un bando con l'obiettivo di attrarre investitori privati per la gestione delle terme, archiviando così il rilancio pubblico delle stesse - si legge in una nota di Rifondazione Comunista - non diversamente dal sindaco Terreni, che a suo tempo aveva proposto la costituzione di una società per azioni che avrebbe acquisito il 49%, mentre al Comune sarebbe rimasto il 51%".
"Tutte e due le proposte mirano a privatizzare gli impianti termali, mentre noi siamo fermamente convinti della necessità di un rilancio pubblico - hanno aggiunto - questo rilancio deve vedere la Regione e le Aziende sanitarie impegnate nel promuovere investimenti per l'ottimizzazione dell'offerta dei servizi e il miglioramento della qualità dell'assistenza attraverso l'implementazione della riabilitazione sanitaria. Per questo proponiamo la creazione di un consorzio pubblico tra tutti i Comuni della Valdera, a garanzia di un futuro sostenibile".
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