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Politica giovedì 21 ottobre 2021 ore 20:37

Discarica Grillaia, c'è una soluzione alternativa

I sindaci di Lajatico e Terricciola chiederanno a Vergero di rinunciare all'amianto per mettere in sicurezza la discarica con il compost



CHIANNI — I sindaci Mirko Bini, di Terricciola, e Alessio Barbafieri, di Lajatico) insieme ai rappresentanti del Pd del territorio in Regione Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale, l'assessora Alessandra Nardini e il consigliere Andrea Pieroni, di comune accordo hanno individuato proposta progettuale alternativa per la messa in sicurezza della discarica della Grillaia. Soluzione che proporranno al Gruppo Vergero e in occasione della assemblea pubblica convocata per il 23 Ottobre a Terricciola

"Nel Luglio 2020 - hanno ricordato i firmatari della proposta - a Terricciola abbiamo partecipato, assieme a circa 600 persone, ad una manifestazione contro la riapertura della discarica di Chianni e in quel contesto ci siamo impegnati insieme a proporre una idea alternativa al progetto che prevede di portare alla Grillaia 270mila metri cubi di amianto in otto anni. Un impegno che si è portato avanti fino al punto di approvare alcuni mesi fa, a stragrande maggioranza in Consiglio Regionale, una mozione che chiedeva di trovare una differente soluzione rispetto a quella sviluppata nel progetto originario".

"La scorsa settimana, negli uffici di Palazzo del Pegaso a Firenze - prosegue la nota firmata da Bini, Barbafieri, Mazzeo, Nardini e Pieroni -, ci siamo nuovamente ritrovati e insieme abbiamo individuato una proposta che tiene conto del percorso fatto finora e che prende origine da due considerazioni di fondo, legittimamente portate all’attenzione anche dal comitato che da sempre si oppone alla riapertura della discarica di Chianni: la prima, che il conferimento di un rifiuto come l’amianto, per come è composto e per come viene sigillato, ha un peso superiore rispetto al rifiuto sul quale questo dovrebbe venir appoggiato e quindi il suo conferimento in grandi quantità potrebbe costituire elemento di possibile instabilità; la seconda, che c’è la necessità di effettuare sì un intervento di bonifica in chiusura, ma che questo possa avvenire in un tempo breve e non negli otto anni previsti dal progetto originario che di fatto prefigura una vera e propria riapertura della discarica".

"Proponiamo quindi all’attuale gestore di mettere in sicurezza e chiudere il sito della Grillaia in due anni di conferimenti, non di amianto, ma di (al massimo) 100 mila metri cubi di compost, più leggero e trattato, per rimodellare la discarica e rifare la copertura definitiva. Come esponenti delle istituzioni dei territori direttamente interessati, riteniamo che questa proposta progettuale sia l’unico modo per uscire da questa situazione d’impasse in tempi brevi, come si merita l’intero territorio dell’Alta Valdera" hanno sottolineato.

"Sulla base di queste premesse, è nostra intenzione partecipare all’assemblea pubblica che si terrà a Terricciola il 23 Ottobre prossimo e presentare questa proposta che riteniamo valida e praticabile. Intendiamo inoltre, tutti insieme in maniera ferma e convinta, chiedere al Gruppo Vergero proprietario della Grillaia di accogliere la proposta progettuale - è stato puntualizzato -, ferme restando le dovute compensazioni che potranno essere valutate e considerate".

"Nel proporre alla proprietà privata questa soluzione auspichiamo, inoltre, di incontrare un forte sostegno da parte del comitato - conclude la nota -, nella ferma convinzione di aver individuato una alternativa progettuale che metta tutti d’accordo, un importante punto di sintesi per tutti quelli che in questa annosa vicenda hanno speso energie, in altre parole una soluzione più condivisa e più accettabile sul piano ambientale, sul piano economico e su quello paesaggistico. Il Comune di Chianni, presente all’incontro a Firenze, è stato informato della proposta".


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