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Politica mercoledì 27 marzo 2019 ore 14:00

Alessandra Nardini per la pace nel mondo

Alessandra Nardini, consigliera regionale Pd

La consigliera del Pd pisano in Regione ha presentato due mozioni, entrambe apporvate, sulla situazione in Medio Oriente e per il popolo Saharawi



FIRENZE — Due mozioni a firma Alessandra Nardini, consigliera del Pd, sono state approvate oggi dall'assemblea della Regione Toscana. La prima riguarda il Medio Oriente. Commenta la consigliera: “Da quanti anni il Medio Oriente continua a bagnarsi di sangue? Assistiamo alla cronaca dei massacri da così tanto che sembrano ormai l’inevitabile. E invece no. Basta violenze, basta carneficine alle spese di civili innocenti, troppo spesso bambini, che hanno l’unica colpa di essere nati in una parte del mondo in cui sembra impossibile convivere pacificamente”.

La mozione, ha spiegato, "vuole essere prima di tutto un gesto con il quale richiamare l’attenzione dell’Assemblea Regionale su una tragedia che si sta consumando accanto a noi, alla luce soprattutto di quanto avvenuto nelle ultime settimane e delle continue e palesi violazioni degli accordi internazionali. Vuole anche, chiaramente, sollecitare l’impegno della Giunta a mobilitarsi nei confronti delle istituzioni nazionali ed europee affinché si mettano in atto tutti i possibili sforzi diplomatici per porre fine alla guerra civile siriana, per garantire il rispetto dei diritti umani e la libertà di espressione, per fermare le violenze nella striscia di Gaza e giungere ad una prospettiva di pace”.

La mozione esprime inoltre una netta condanna contro la produzione, il commercio e l’uso di armi chimiche e una forte preoccupazione per le problematiche umanitarie, politiche e di sicurezza internazione causate dal perdurare della drammatica situazione in Siria, nonché dalla ripresa del conflitto israelo-palestinese. L'atto, sottoscritto anche da altri consiglieri del Partito Democratico e dalla capogruppo di Mdp Serena Spinelli, è stato approvato questa mattina dall’aula del Consiglio regionale con l’astensione del gruppo della Lega.

La seconda mozione presentata da Nardini riguarda il popolo Saharawi, per costituire un intergruppo consiliare di solidarietà e rinnovare e rafforzare l'impegno degli enti locali.

“La Regione sia garante della filiera solidale toscana nei confronti del popolo Saharawi – ha chiesto in aula la consigliera prima firmataria della mozione –. La Toscana, da anni, promuove la cultura della pace e della solidarietà tra i popoli attraverso l'accoglienza dei ragazzi Saharawi in modo da tenere vivo il dibattito sui diritti del loro popolo, riconosciuto da 85 Paesi e dall'Onu, ma ancora costretto a vivere in campi profughi dove le condizioni di vita sono in costante aggravamento. Oggi, con l’approvazione di questo atto, rafforziamo l’impegno regionale e torniamo a sollecitare un nuovo impulso al governo nazionale”.

“Credo che sia importante – ha aggiunto Nardini –, non soltanto da un punto di vista simbolico, seguire l’esempio di alcune regioni, come l’Emilia Romagna, e costituire all’interno del Consiglio regionale uno specifico intergruppo consiliare di solidarietà con il popolo Saharawi, con la partecipazione di consiglieri di maggioranza e delle opposizioni per monitorare l’andamento e l’evoluzione delle iniziative intraprese e con l’obiettivo di elaborare ulteriori azioni politiche ed umanitarie per garantire la pace, la stabilità e il rispetto dei principi democratici”.

La mozione impegna la giunta regionale affinché si faccia portavoce con il Governo e gli altri soggetti istituzionali competenti sollecitandoli a: favorire la ripresa dei negoziati diretti, anche in collaborazione con l’ONU, per giungere nel più breve tempo possibile a fissare la data del referendum, che attende di essere indetto dal 1988, e garantire una soluzione corretta e duratura del conflitto del Sahara Occidentale; e garantisca che le attività degli enti e delle associazioni con tale scopo presenti sul territorio siano salvaguardate e sviluppate.

“La Toscana – ha commentato ancora la consigliera Pd – si è sempre contraddistinta per capacità di portare avanti progetti di collaborazione, sostegno e accoglienza e vorrei anche citare il progetto socio-sanitario rivolto ai bambini affetti da morbo celiaco, che ha una diffusione molto più alta fra la popolazione Saharawi, circa il 6%. Chiedo quindi che la Regione continui la propria azione di appoggio e di coordinamento fra i vari soggetti impegnati in progetti di aiuto alla popolazione Saharawi e, al contempo, di sollecitare gli enti locali a non mettere in secondo piano collaborazioni portate avanti nel tempo con successo e con grande coinvolgimento delle associazioni e delle comunità”.


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