Attualità venerdì 28 febbraio 2025 ore 19:00
Palazzo rosa, Gasperini alza la voce: "Castronerie dette per fare allarmismo"

Il sindaco rivendica l'operato del Comune, che in otto mesi ha ricollocato oltre 50 persone: "Abbiamo individuato anche soluzioni fuori provincia"
PONSACCO — Il sindaco Gabriele Gasperini prova a mettere un punto alla questione Palazzo rosa. Impresa ardua, visto che il tema si trascina dal lontano 2016, quando le prime famiglie rom si trasferirono nel condominio di via Rospicciano. Adesso, però, dopo otto mesi dal suo insediamento, un assessore "licenziato" e la polemica su un possibile ricollocamento a Pontedera, il primo cittadino ha detto basta.
"Fino a oggi ho parlato poco, mi piace lavorare a testa bassa - ha spiegato - nelle ultime settimane, però, sono state dette troppe castronerie. In tanti hanno detto che avremmo riempito Pontedera con le famiglie di via Rospicciano, ma chi lo afferma non mi conosce, né ha mai ascoltato ciò che ho sempre detto: il modello Ponsacco è sbagliato, non si concentrano centinaia di persone in un ghetto".
Per questo, l'intento del sindaco e della sua Giunta resta quello di ricollocare le famiglie in uno spazio più esteso possibile. Usando, ovviamente, i soldi stanziati per lo scopo dalla Regione alla Società della Salute: tema scottante, perché l'ex assessore Samuele Ferretti ha spiegato anche a QUInews come, usando quelle risorse, il ricollocamento può avvenire soltanto nel territorio della provincia di Pisa.
"Ci è stato detto che non avremmo dovuto accettare i soldi della Società della Salute - ha detto - ma chi denuncia questo fatto (Ferretti, ndr) non si è mai opposto durante le riunioni con la Società della Salute e gli assessori regionali. È paradossale accettare tutto quando si è amministratori, e poi fingersi contrati da fuori, alzando un polverone per raccattare qualche voto. Ciò che dico può essere confermato non solo dagli assessori, ma anche dal sindaco Matteo Franconi che presiede la Società della Salute e dalle cooperative".
"Da quando ci siamo insediati, siamo passati da 114 a 55 persone morose a Palazzo rosa - ha aggiunto - quel che stiamo cercando di fare è un ricollocamento ragionevole, magari con singoli gruppi per comune. E poi, anche se dovessimo ricollocare esclusivamente sul territorio provinciale, in che modo il ricollocamento in comuni come Pomarance, Montecatini Val di Cecina o Castelnuovo di Val di Cecina può creare tensioni in Valdera?".
L'opzione dei ricollocamenti fuori dalla provincia pisana, comunque, non è affatto scartata. "Attendiamo i 150mila euro che l'onorevole Edoardo Ziello è riuscito a ottenere per Ponsacco - ha continuato - con queste fondamentali risorse, possiamo pensare a soluzioni abitative fuori dalla provincia di Pisa, che in parte abbiamo già individuato".
"Che stiamo lavorando bene ce lo dimostra anche il fatto che le famiglie rom, quando le contattiamo, sono più che disponibili al trasferimento - ha proseguito il sindaco - quando arriveremo attorno alle 25 unità rimaste nel Palazzo rosa, procederemo con l'ordinanza di sgombero. Non è semplice, perché tra le nove famiglie attualmente rimaste ci sono fragilità importanti: da amministratore, non posso certo mettere in mezzo alla strada minori o persone con disabilità. Esistono, comunque, percorsi validi che stiamo intraprendendo".
Una volta conclusi i ricollocamenti, il condominio attualmente in mano in buona parte a due curatori fallimentari potrebbe poi avere una nuova vita. "Siamo quotidianamente a contatto con i curatori - ha concluso Gasperini - quel che posso dire è che ci sono imprenditori interessati a riqualificare la zona".
Pietro Mattonai
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