Politica martedì 06 maggio 2025 ore 11:15
Sicurezza, "La politica deve affrontare il tema"

Dal circolo di Sinistra Italiana Ferdani prende posizione sugli ultimi avvenimenti in città: "Siamo in contrapposizione con il Decreto Sicurezza"
PONTEDERA — Anche il circolo Valdera e Valdicecina di Sinistra Italiana prende posizione sul tema della sicurezza. Dopo l'escalation di furti e aggressioni, il segretario Gianni Ferdani si schiera di fatto con la maggioranza, che da tempo ricorda come gli enti principalmente competenti siano a livello governativo.
"Esistono organi dello Stato incaricati di vigilare e intervenire per garantire la sicurezza delle persone - ha spiegato - nei comuni in cui è presente un Commissariato, la responsabilità dell’ordine pubblico è affidata a questo, sotto la supervisione del prefetto, non al sindaco. Al primo cittadino restano invece altre funzioni, non meno importanti, come quella di operare per favorire un ambiente capace di affrontare e superare le criticità sociali".
Su altre soluzioni, però, c'è distanza. "Non ci interessa, né condividiamo, un approccio come quello di Strade Sicure, che prevede l’impiego dell’Esercito nelle piazze - ha aggiunto - riteniamo invece essenziale che il territorio possa contare su un’adeguata copertura organica nei Commissariati. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, al 31 Dicembre 2024 le carenze organiche complessive della Polizia di Stato ammontavano a 11.340 unità. E non risulta che la provincia di Pisa sia esente da questa criticità".
"Riteniamo fondamentale che la presenza delle forze dell’ordine sia percepita come un elemento di vicinanza ai cittadini, in netta contrapposizione con quanto previsto dal cosiddetto Decreto Sicurezza - ha proseguito Ferdani - rispetto al quale esprimiamo la nostra più profonda contrarietà. Una presenza certa e continuativa delle forze dell’ordine, in stretta sinergia con la Polizia Municipale, deve rappresentare un pilastro della garanzia di sicurezza e legalità".
"Soprattutto, auspichiamo che l'attenzione si concentri sulla prevenzione della microcriminalità, spesso legata a condizioni di disagio sociale - ha detto - in questo senso è fondamentale la conoscenza diretta del territorio, a cui devono contribuire le strutture sanitarie, gli operatori sociali, il mondo del no profit, insieme a tutte le misure che la pubblica amministrazione locale può mettere in campo".
La figura del Vigile di quartiere, spesso invocata dal centrodestra, non è affatto scartata da Sinistra Italiana. "Potrebbe rappresentare un elemento centrale di una politica seria di sicurezza e legalità - ha commentato - questa figura dovrebbe operare non solo durante l’apertura degli esercizi commerciali, ma anche in altri momenti e contesti sensibili, come i plessi scolastici, le strutture sociosanitarie o le frazioni".
"Il tema è complesso, ma la politica ha il dovere di affrontarlo con serietà e lungimiranza - ha concluso - tutto questo richiede investimenti continui e trasversali, anche sul piano educativo, affinché legalità, cura della comunità, partecipazione civica e interesse per il bene comune diventino valori condivisi e strumenti concreti per migliorare l’oggi e costruire un domani migliore".
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