Crozza imita il neoministro Giuli: «I miei titoli? Sono amico della Meloni e della sorella Ariana...»
Cronaca giovedì 01 febbraio 2018 ore 11:56
Accusato di jihadismo, il processo ricomincia
El Hanaoui era stato assolto nel settembre 2016 dalle accuse di istigazione alla jihad tramite web. La procura fiorentina ha impugnato l'assoluzione
PONTEDERA — La corte di Pisa, nel novembre del 2016, spiegò le motivazioni dell'assoluzione dicendo che "l'angoscia condizionò le indagini su Jalal".
Un anno e mezzo dopo è però la procura fiorentina a rimettere al punto zero la vicenda.
La sentenza di assoluzione è stata infatti impugnata e il processo contro Jamal El Hanaoui, 28 anni, torna in aula il 7 marzo. Saranno sentiti nuovamente tutti i test.
Nelle motivazioni di assoluzione, rese note dalla corte di Pisa nel novembre 2016, si diceva che, secondo i giudici "l'indagine si è svolta in un clima connotato dalla concomitanza di episodi delittuosi di tale matrice, che hanno scosso la comunità internazionale e che, verosimilmente, hanno pesantemente condizionato l'attività di indagine, coinvolta dall'accresciuto coefficiente di angoscia collettiva".
Per i giudici, i post, i video e le immagini pubblicati su facebook da El Hanaoui, titolare di quattro account e amministratore sul social network di quattro gruppi di discussione di fede musulmana, sarebbero stati interpretati "alla luce di elementi di sospetto elevati al rango di verità indiscutibili" e considerati "fuori dal contesto".
Adesso però tutto è da valutare di nuovo.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI