
La video denuncia di Report nelle anticipazioni della prossima puntata: «Il Garante della privacy viaggia in business class»
                
                    
                
            Attualità martedì 04 novembre 2025 ore 12:00
Cinquantanove anni fa, l'alluvione

Una città che si stava ricostruendo dovette ricominciare da capo: dopo giorni di pioggia, l'Era tracimò alla Montagnola. E un anno dopo nacque il Ciao
PONTEDERA — Novembre, per Pontedera, è un mese carico di storia. Del resto, il 4 Novembre 1966, cinquantanove anni fa, fu uno di quei giorni che lascia un segno perenne. Non solo fisico, sui palazzi, ma anche nella memoria e nelle paure di chi vive la città.
Il 4 Novembre di cinquantanove anni fa, appena vent'anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale e con una ricostruzione ancora in corso, Pontedera fece i conti con l'alluvione.
Mentre tutti gli occhi erano puntati sull'Arno, che dopo giorni e giorni di pioggia cresceva ora dopo ora non potendo più ricevere le acque dell'affluente, l'Era, fu quest'ultimo a rompere gli argini nella zona della Montagnola, poco dopo l'ora di pranzo. Un vero e proprio dramma cittadino: la maggior parte della città viene sommersa e, attorno alle 18, si registra il livello massimo di 13 metri sul livello stradale.
Dai negozi alle abitazioni, passando fino allo stabilimento della Piaggio: l'acqua devastò gran parte della città. Costringendo i pontederesi e il sindaco di allora, Giacomo Maccheroni, a ricominciare la ricostruzione. Che, un anno dopo, diede vita a uno dei tanti miti motoristici di Pontedera: il Ciao.
Sicuramente, per un mero motivo cronologico, oggi nella città è più vivo il ricordo di un altro evento, quello del 2 Novembre 2023. In quel caso, fu un nubifragio violentissimo a inondare le strade pontederesi, con danni anche ingenti. Oltre 200 millimetri di pioggia cumulati. Un altro capitolo della storia cittadina, che ha fatto rivivere quei giorni del 1966.
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