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Cronaca domenica 21 giugno 2020 ore 18:30

E' morto Rigoletto Biasci, città in lutto

Rigoletto Biasci nel 2018
Rigoletto Biasci nel 2018

Assessore comunale negli anni dell'alluvione, figura di riferimento per la Pubblica assistenza, "Rinello" è mancato all'affetto dei suoi cari



PONTEDERA — Lutto in città per la scomparsa di Rigoletto Biasci, per molti confidenzialmente Rinello. Avrebbe compiuto 91 anni a settembre. Per tutta la vita è stato testimone e personaggio attivo di Pontedera.

Biasci era stato a lungo assessore comunale, anche durante l'alluvione del 1966: "Mi chiamo Rigoletto, come l'opera di Verdi. Rigoletto Biasci. Per gli amici e i compagni, Rinello - scrisse un anno fa in una lunga nota autobiografica sul sito del Pd Pontederese - Alla Piaggio dopo l'alluvione del 1966, con il Comune, allora sindaco Maccheroni, celebrammo la festa della Liberazione proprio nello stabilimento che gli operai ripulirono e resuscitarono dal fango. Nei momenti drammatici dell'esondazione dell'Era, fui io incaricato di andare in giro in macchina con un megafono ad avvertire la popolazione del pericolo imminente. Poi ci impegnammo tutti per la ricostruzione dell'ospedale, delle fabbriche, delle scuole e per la riapertura dei negozi. Ero assessore al bilancio. Sono stato assessore del Comune di Pontedera dal 1964 al 1969 e dal 1969 al 1974".

Biasci era nato a Lavaiano nel 1929 e "da quando mi ricordo, mi sono sempre dato da fare un po' per tutti, per il lavoro, per la politica, nelle campagne del mio paese con i contadini".

Si iscrisse nel 1945 al movimento giovanile comunista: "Sembra incredibile anche a me, ora che da vecchio mi guardo indietro, essere stato giovane. Con la mia Silvana si andava a ballare al Circolo. Lei era stata una Miss nelle feste della sinistra, era brava a ballare, io le andavo dietro con i passi, facendo finta di sapere, ma era lei a guidare le danze. Però nella vita politica in prima fila ci sono sempre stato. Ero un attivista, un segretario e un bravo organizzatore. Mi sono sempre occupato degli aspetti organizzativi. Ricordo di aver presentato Napolitano e Terracini, quando vennero a Pontedera negli anni sessanta".

"Due date sono sempre state le mie linee guida: il 25 Aprile e Primo Maggio". Biasci è sempre stato impegnato in politica, nel Pci, nel PDS, nel Partito Democratico ("Addio Rinello, il ricordo del Pd di Pontedera).

Ha lavorato nelle Coop, ha fatto parte della Pubblica Assistenza di Pontedera e del sindacato pensionati. Lascia la moglie, il figlio, la figlia e i nipoti.

La salma è esposta alla Cappellina della Pubblica Assistenza di Pontedera in Via Profeti. Lunedì 22 giugno alle 15 è prevista una benedizione nella Cappella del Commiato.


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