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Sport mercoledì 15 settembre 2021 ore 11:30

E' partito il Giro della Toscana

Il momento della partenza

Sono 191 i chilometri da percorrere con doppia scalata del Serra. Partenza e arrivo a Pontedera. La città respira l'atmosfera del grande ciclismo



PONTEDERA — Ci siamo. I pullman delle squadre si notano subito per la loro grandezza.

Sono arrivati a Pontedera e sono giganteschi, soprattutto quelli delle squadre World Tour.

Sono coloratissimi ed hanno i vetri oscurati.

Dentro ciascun mezzo Marino Amadori, Giuseppe Martinelli, Matty Berschel e tutti gli altri direttori sportivi tengono il consueto briefing prima della gara. Parlano con i corridori della tattica da tenere, analizzano il percorso, affidano a ciascun atleta i compiti da svolgere durante i 191 chilometri del Giro della Toscana.

Ogni pullman è come una piccola casa: lavatrici, generatori, comode poltrone girevoli per i corridori, docce e macchine da caffè.

Davanti ai pullman vengono collocate le biciclette.

Ognuna vale un capitale, ha il telaio in fibra di carbonio e pesa in tutto nemmeno sette chili.

I corridori scendono alla spicciolata per sgranchirsi e riscaldarsi prima della gara. Qualcuno prova la radiolina che gli gracchierà nelle orecchie per tutto il giorno.

Quando arriva l’ora della partenza ufficiosa tutti si schierano dietro la macchina della giuria e le moto di servizio.

Il pettorale numero uno spetterebbe a Fernando Gaviria, che ha vinto il Giro della Toscana nel 2020.

Il sudamericano quest’anno non è tra i partecipanti e l’organizzazione non ha assegnato il numero del primato. Si parte dal numero 2, attribuito all’italiano Alessandro Covi

L’ultimo numero ritirato dai corridori è il 177.

E’ appiccicato sulla schiena di Paul Wright, un ragazzone neozelandese che corre per la squadra Continental della MG K-Vis.

Paul viene da Wanaka, cittadina fondata durante la corsa all’oro nei primi anni del secolo scorso. A Wanaka si scia tutto l’anno ma lui ha scelto la bicicletta. Non ha ancora vinto gare importanti ma anche oggi è qui a provarci, a sudare insieme a tutti gli altri.

Il gruppo si muove e si porta in Via dell’Industria, dove è collocato lo start ufficiale. Pronti via, partiti.

E’ proprio Paul Wright che scatta quasi subito con convinzione puntando il naso verso Capannoli. Con lui Yevgeny Fedorov, Daniel Smarzano e Matteo Carboni.

I quattro ci mettono la stessa forza che ci metterebbero passando in testa sotto il triangolo rosso dell’ultimo chilometro.

Forse prenderanno spazio forse no.

In ogni caso speranze di arrivare al traguardo? Nessuna.

Loro lo sanno eppure vanno a tutta.

E’ sogno. E’ il ciclismo. 


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