Ex consigliere comunale e assessore con Marconcini e Millozzi, il 64enne è stato tra i protagonisti delle amministrazioni comunali negli anni
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Politica giovedì 27 giugno 2024 ore 14:00
La Rotta fortino dem, "Il segreto è dare risposte alla gente"
Marco Salvadori, secondo più votato nel PD e in tutto il comune, sarà senz'altro consigliere: "Coinvolgimento maggiore? Decide il sindaco"
PONTEDERA — Fare politica per essere a disposizione. Lo ripete come un mantra Marco Salvadori, già consigliere comunale nella legislatura appena conclusa e secondo più votato alle elezioni nelle fila del Partito Democratico, con cui ha ottenuto 428 preferenze. Un piccolo plebiscito - non solo - rottigiano, per quello che è stato il presidente della Consulta di frazione e, da molti, soprannominato "sindaco de La Rotta".
Già nel 2019, del resto, Salvadori aveva fatto incetta di preferenze, risultando il più votato. "Sono partito dall'Azione cattolica, la mia idea è sempre stata quella di un cattolicesimo sociale da tradurre sulla realtà del territorio - ha detto - ho sempre abitato a La Rotta e, tra parrocchia, associazionismo e paese, ho sempre cercato di dare una mano".
Dall'Azione cattolica, poi, l'impegno propriamente politico si è spostato tra Popolari e Margherita, confluendo, come molti altri nel 2008, nel Partito Democratico. "Per me è stata una scelta spontanea, non ho avuto difficoltà - ha ricordato - a me piace vivere l'ambiente del partito, indipendentemente da qualsiasi appartenenza. Spero sempre che i giovani che si avvicinano al PD lo facciano per il partito in sé e per i suoi ideali, non per altro".
E da quando è nato il PD, a La Rotta, ha sempre avuto successo. "L'impegno nel partito l'ho sempre riversato anche sulla frazione, grazie anche a tutti gli altri componenti del PD rottigiano, giovani e meno giovani - ha continuato - credo che il segreto stia nell'essere presenti sul territorio, intesa come vicinanza, non come occupazione. Spesso mi viene detto che sono un punto di riferimento, ma credo davvero che sia importante mettersi a disposizione. Ma, soprattutto, dare risposte alla gente quando vengono poste delle problematiche".
"Per far questo ho sempre potuto contare sull'aiuto da parte delle amministrazioni comunali con cui ho avuto modo di collaborare: sindaci, assessori e consiglieri comunali - ha proseguito Salvadori - ma anche i dipendenti comunali, dall'operaio al dirigente. Tante volte si sentono discorsi un po' troppo generici sui lavoratori pubblici: io, invece, ho sempre potuto contare sul loro grande impegno. Certo, da parte mia li ho sollecitati tanto nel tempo. Diciamo che finché non ottengo, non mi fermo".
Anche perché, in paese, le persone non si tirano indietro nel fargli notare ciò che non va. "C'è tanta ironia, anche così però si tiene alta l'attenzione - ha detto - a La Rotta, anche se c'è un cartello spostato di un centimetro, me lo dicono. Sembra un'esagerazione, ma credo sia uno sguardo molto attento sui beni pubblici, che contraddistingue La Rotta e i suoi abitanti: nel tessuto rottigiano c'è una forte indole rivolta al bene comune".
Un tessuto, appunto, che lo ha portato a ottenere 428 preferenze. Potrebbero essere quelle che, dopo 5 anni da consigliere comunale, lo porteranno un impegno ancora maggiore? "La decisione spetta al sindaco e io, caratterialmente, sono assolutamente disinteressato al mio ruolo - ha precisato - preferisco parlare delle criticità e, soprattutto, risolverle. Se chi dovrà scegliere reputa che possa essere importante in un altro ruolo, ne parleremo. Ma spetta al sindaco, non certo a me".
"Nel 2019, quando fui il più votato, avevo una situazione lavorativa e familiare che non mi permetteva di assumere altri ruoli; adesso, nel caso, valuteremo - ha concluso Salvadori - non ho fatto una campagna elettorale con l'obiettivo di fare l'assessore o chissà che altro: mi fido di Matteo Franconi e mi sono impegnato perché venisse eletto lui come sindaco. Per il resto, ho lavorato tanto anche come consigliere, per tutta la città, su tanti temi. Il mio contributo è questo: essere a disposizione".
Pietro Mattonai
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