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Attualità martedì 29 marzo 2022 ore 11:03

Quiete pubblica, le ragioni dei residenti

Il presidente Federico Orsini spiega la posizione della consulta del Centro Città Stazione. Il "comitato Nessun Dorma" elenca i disagi al sindaco



PONTEDERA — La proposta, emersa in un'assemblea della consulta Centro Città Stazione, di far chiudere i locali a mezzanotte fa discutere. Il presidente della consulta, Federico Orsini, aprendo al dialogo, spiega quali sono i problemi legati ai locali notturni e qual è il ruolo della Consulta. Mentre il cosiddetto "comitato NessunDorma" ha inviato una lettera al sindaco. Andiamo con ordine.

"La Consulta è un ente rappresentativo del quartiere, autonomo e indipendente - ricorda Orsini -, che si pone al servizio dei cittadini. Lo fa con l’ascolto e la successiva elaborazione di proposte che rappresentano un contributo alla ricerca di soluzioni condivise che contemperino i vari interessi. Non prendiamo decisioni, siamo aperti al dialogo con tutte le realtà presenti sul territorio. Per questo, cogliendo nelle polemiche di queste ore su un articolo di stampa che ci riguarda l’opportunità di aprire un dialogo con le attività legate all’intrattenimento serale, ci dichiariamo disponibilissimi a un confronto pacato alla ricerca di soluzioni condivise". 

"Quello che ci muove infatti - sottolinea il presidente della Consulta - è la ricerca di un giusto equilibrio tra le esigenze delle attività commerciali di sviluppare le proprie attività, con l’indubbio merito di aver rivitalizzato il centro della città rendendolo attraente e vissuto, con il diritto indiscutibile dei residenti ad un giusto riposo nelle ore notturne. Obiettivo ambizioso ma raggiungibile con un dialogo costruttivo tra i vari attori. La Consulta si è occupata del tema dei disturbi alla quiete nell’estate scorsa, sollecitata da vari gruppi di cittadini. Sulla scorta di quanto riferitoci e di quanto verificato personalmente, abbiamo avanzato alcuni suggerimenti all’Amministrazione. Il tema è riemerso casualmente sabato scorso, dopo sei mesi, a margine di una inaugurazione e a seguito di domanda diretta sul tema. Al netto del titolo, che contiene una parola, malamovida, che non ci appartiene e non è stata pronunciata nella conversazione con la giornalista, il testo riporta le nostre preoccupazioni di rispondere alle lamentele dei cittadini in un’ottica di equilibrio e di rispetto di tutte le parti in causa".

"Mi preme ricordare come le prime iniziative della Consulta, appena insediata, siano state volte a dare risposta alle esigenze pressanti di attività commerciali in difficoltà a causa delle normative legate alla pandemia - conclude Orsini -. Anche nel percorso conoscitivo di quest’estate, abbiamo avuto modo di incontrare alcuni esercenti e ci farebbe piacere perseguire un dialogo costruttivo e non basato su pregiudiziali di nessun genere, ma sviluppato sulle aspettative di tutte le parti. Nel respingere come ingenerose le accuse di esternazione e di ingigantimento, ci mettiamo a disposizione per l’elaborazione di un dialogo costruttivo e partecipato".

Assai più dura, invece, la posizione di circa 150 residenti che hanno firmato la lettera del "Comitato Nessun Dorma Pontedera" inviata al sindaco Matteo Franconi. Di seguito la lettera.

"I residenti del centro, e specificatamente della zona che va da via Savonarola a via Castelli, denunciano il malessere sempre più in crescita, dovuto alla cosiddetta movida.

Tali vie subiscono tutto l’anno senza tregua il continuo disturbo del riposo notturno da parte degli avventori dei locali di queste zone, che chiudono oltre le due di notte, o addirittura non chiudono affatto, spesso in condizioni di ubriachezza molesta. Si verificano atti di vandalismo, cassette della posta sfondate, urlano, intonano cori a squarciagola, litigano tirano bottiglie e bicchieri di vetro, fanno gare automobilistiche sgommando sulla Via Toscoromagnola, vomitano, urinano ovunque, danneggiano auto in sosta, musica ad alto volume proveniente dai locali e dalle auto, potremmo andare avanti ancora per molto, tutte scene incivili, di cui le forze dell’ordine, più volte chiamate ad intervenire, sono al corrente, come anche la vostra amministrazione.

Tale denuncia arriva ad essere formulata, pretendendo di essere tutelati da questa situazione insostenibile, che provoca continui risvegli nel cuore della notte, e degrado dell’ambiente.

La sensazione di ansia di andare a letto con il pensiero di essere svegliati malamente sta provocando disagio fisico e mentale, la notte sembra che sia consentito tutto.

Pretendiamo che il nostro diritto alla salute ed al riposo sia tutelato, chiedendo che vengano poste in essere tutte le strategie necessarie, e sanzionati tutti i comportamenti che figurino come reati contro cose e persone.

Il diritto allo svago di qualcuno non deve danneggiare il diritto al riposo di molti.

Confidiamo che codesta amministrazione faccia tutto ciò che deve per porre fine a questa violenza, perché di ciò si tratta.

I Residenti".


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