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Sport giovedì 27 novembre 2025 ore 11:30
Millozzi infuriato, "Campionato compromesso"

L'esclusione del Rimini e la riscrittura della classifica avrebbero un enorme impatto sulla stagione: "Nostro lavoro distorto da eventi non sportivi"
PONTEDERA — Come quasi ogni anno, la Serie C fa i conti con se stessa. E stavolta, con la possibile esclusione del Rimini dopo 15 giornate già disputate, neppure il presidente del Pontedera, Simone Millozzi, solitamente dosato nelle parole, ci gira intorno: con l'annullamento delle partite dei romagnoli, il campionato del girone B è destinato a essere irrimediabilmente compromesso.
"È l’ennesimo episodio che mette a nudo fragilità sistemiche, mancanza di controlli efficaci e una gestione complessiva che continua a penalizzare, paradossalmente, proprio le realtà che rispettano le regole, i bilanci e i valori etici dello sport - ha detto - non posso tacere la mia profonda indignazione. Da anni portiamo avanti un modello fatto di responsabilità, equilibrio economico e attenzione maniacale alla sostenibilità, nella consapevolezza che il calcio professionistico debba basarsi prima di tutto sulla solidità e sulla correttezza. Vedere che tutto questo viene messo in ombra da vicende che si ripetono con inquietante regolarità è frustrante, scoraggiante, e profondamente ingiusto".
E se Millozzi ha comunque espresso vicinanza ai giocatori del Rimini, la disamina, per il numero uno granata, non cambia. "Esprimo solidarietà ai giocatori del Rimini, costretti a mesi di mancati stipendi e a un epilogo umiliante - ha aggiunto - ma ciò non può oscurare la realtà: il campionato risulta compromesso. Quando le verifiche economiche e i controlli sulla solidità societaria non vengono applicati con rigore all’inizio della stagione, quando i segnali d’allarme vengono ignorati o minimizzati le conseguenze ricadono su tutti".
L'annullamento delle gare dei romagnoli, infatti, toglierà 3 punti al Pontedera, con scivolamento nella zona dei playout. "Il lavoro dei nostri tesserati, i risultati conquistati sul campo e le strategie sportive costruite con rigore vengono distorti da eventi che nulla hanno a che fare con il merito sportivo - ha concluso - servono regole applicate con fermezza, controlli veri e un’assunzione di responsabilità da parte di chi ha il compito di garantire la regolarità delle competizioni. Va ripristinato un principio basilare: un campionato professionistico deve poggiare su basi solide, non su speranze o su equilibri instabili. La dignità dei calciatori, il lavoro degli staff, gli sforzi economici delle società e la passione dei tifosi meritano rispetto".
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