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Cronaca giovedì 01 agosto 2019 ore 08:00

Muggini morti e non solo, Arpat fa chiarezza

Circa la moria di pesci in Arno l'Arpat ha rilevato una drastica riduzione dell'ossigeno disciolto in acqua. In più, aggiunge alcune considerazioni



PONTEDERA — In relazione alla straordinaria moria di pesci in Arno dei giorni scorsi, con migliaia di carcasse accumulatesi nella zona di Pontedera, Arpat ha reso noti alcuni dati che spiegherebbero il fenomeno come "naturale". L'Agenzia regionale per la tutela ambientale mette in relazione la moria di pesci con le forti piogge del fine settimana precedute da temperature sopra la media. Le piogge avrebbero provocato un forte calo dell'ossigeno disciolto in acqua e l'aumento della torbidità: a farne le spese sono stati i muggini in primis, ma non solo.

A seguire Arpat fa alcune precisazioni. "L’ipotesi che in Arno, nella zona di Pontedera, possa esserci un’area di riproduzione dei muggini è da escludere perché questi pesci, come quasi tutte le specie ittiche marine che vivono anche in acque di transizione, possono riprodursi solamente in mare. Tra i muggini la specie che si spinge più a monte è Liza ramada, ma non risulta che si spinga molto oltre il tratto pisano dell’Arno.

Si presume quindi che gli esemplari morti siano stati avvistati non lontano da dove si è verificato l’evento; è possibile però che almeno in parte provenissero da affluenti dell’Arno in quell’area. Inoltre questa specie di muggini si adatta bene ad acque a salinità molto bassa , per questo può risalire anche per diversi chilometri i corsi d’acqua, anche dove il cuneo salino del mare non può arrivare.

La notizia che la mortalità ha riguardato solamente i muggini potrebbe non essere completamente corretta in quanto questa specie ha una biomassa molto elevata in Arno, rappresentata in gran parte da esemplari di grandi dimensioni; è quindi possibile che la moria di muggini abbia mascherato, ad un primo esame, morie analoghe di specie meno abbondanti e di dimensioni minori. L’altra specie con biomassa abbondante in Arno, il pesce gatto, è molto più resistente del muggine a condizioni ambientali sfavorevoli".


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