Oltre 2.000 piante in più, pini sempre di meno

Al via un progetto di forestazione urbana finanziato dalla Regione Toscana con 210mila euro e dal Comune per altri 60mila euro

PONTEDERA — In questi giorni sono attesi i risultati sulle analisi commissionate sui pini di piazza Garibaldi. L'assessore comunale all'ambiente, Mattia Belli, non aspettandosi buone notizie ha parlato di "salvare il salvabile", riconoscendo che i pini da un lato sono un elemento caratteristico della piazza, dall'altro è noto che sono poco adatti, per non dire pericolosi, per gli ambienti urbani.

Tutte considerazioni emerse ancora ieri, quando a palazzo Stefanelli è stato presentato un progetto di "forestazione urbana": 2.360 nuove piante, tra arbusti e alberi, da piantare in città nei prossimi mesi. Un progetto dal valore di 270mila euro, dei quali 210 arrivati dalla Regione Toscana e 60 messi dal Comune di Pontedera.

Il bando regionale invitava, per individuare le aree da "rinverdire", zone fortemente urbanizzate o antropizzate: insediamenti produttivi, arterie di scorrimento principali e piste ciclabili. Il Comune ne ha individuate sei:

- in via Martin Luther King saranno piantati 101 alberi di vario tipo;

- anche in viale Europa saranno messi a dimora circa 100 alberi di vario tipo;

- in piazza Pier Capponi previsti 12 aceri e 36 cespugli;

- in piazza Trento 2 ginko biloba e arbusti;

- lungo la ciclabile del Chiesino 65 quercus robur;

- in via dell’Industria l'intervento più significativo: 1842 "fitocelle" (piccole piante) e 200 piante di quercia. Con quest'ultimo intervento, ha sottolineato l'assessore Belli, nascerà una vera e propria "foresta urbana", in grado di abbattere in modo significativo l'inquinamento atmosferico della zona.

Dunque si va verso una Pontedera sempre più verde, considerato anche che negli ultimi il saldo fra piante abbattute - perché malate, morte o pericolanti - e piantumazioni è favorevole alle seconde. Tra i progetti del Comune, infine, anche tre nuovi parchi pubblici, due alla Bellaria e uno Fuori del Ponte.

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