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Cronaca venerdì 05 novembre 2021 ore 17:50

Parapiglia fuori dalla scuola, arriva la polizia

I momenti concitati alla porta dell'Itcg Fermi

Alcuni giovani hanno forzato il cancello del Fermi. Il preside ha prima chiamato il 113 e poi è intervenuto sulla porta per impedire l'irruzione



PONTEDERA — Un video che sta girando sui social racconta in minima parte quanto avvenuto oggi, 5 Novembre festa delle matricole, all'Itgc Fermi. Poco prima delle 10 alcuni ragazzi hanno forzato il cancello carrabile dell'istituto superiore di Pontedera, decisi ad entrare nella scuola per "liberare" gli studenti nelle classi. Ma arrivati sulla porta hanno trovato l'opposizione del dirigente scolastico, Luigi Vittipaldi, e poco dopo è arrivata anche la polizia.

"Quando dalla finestra dell'ufficio ho visto che avevano forzato il cancello ho chiamato la polizia - ha raccontato il dirigente - e sono subito sceso, trovando dei ragazzi che stavano aprendo la porta, così mi sono opposto. Si racconta ci sia stata una colluttazione ma non è vero: avevo il telefono in mano, ho ripreso tutto, il video l'ho messo a disposizione del Commissariato di Pontedera".

Nel video che circola sui social si intravede proprio il parapiglia all'ingresso della scuola, poco prima dell'arrivo di due volanti del Commissariato. Con la diffusione del video si accusa il dirigente di aver dato un calcio a uno studente, accusa che Vittipaldi respinge categoricamente e, anzi, promette denunce e provvedimenti disciplinari. Anche perché poco dopo, all'ora di ricreazione, un altro cancello è stato aperto e alcuni studenti avrebbero abbandonato la scuola.

"Ci sono delle regole e devono essere rispettate" ha sottolineato Vittipaldi, che dopo la forzatura del secondo cancello ha chiesto al personale scolastico di presidiare tutti gli accessi all'istituto, per assicurasi che nessun ragazzo potesse più entrare o uscire, e chiamato nuovamente la polizia. Che così è intervenuta al Fermi per una seconda volta.

"Come scuola abbiamo delle responsabilità precise nei confronti delle famiglie che ci affidano i figli minorenni" ha ricordato in conclusione il dirigente del Fermi. Che ora invita i ragazzi protagonisti di quanto avvenuto stamani ad assumersi le loro responsabilità, nelle sedi opportune: "Un ragazzo è già stato identificato dagli agenti intervenuti, altri tre nel frattempo si erano dileguati. Ma, come detto, li ho ripresi con il mio telefono ed erano tutti senza mascherina".

Di seguito quanto scritto dal dirigente Vittipaldi sul sito dell'istituto.

"Nessuno studente è stato picchiato dal sottoscritto in quanto, come si vede bene dal video che sta girando sulle chat di WA e su diversi SN, arrivo lentamente verso le scale in quanto nella mano destra (non sono mancino) ho il mio smartphone che sta riprendendo in video ciò che accade dalla mia soggettiva.

La mia ripresa dura oltre 3 minuti e riprende, a distanza ravvicinata, la maggior parte degli studenti presenti sotto il loggiato dell’edificio NORD, tutti senza mascherina (io indossavo una FFP2) e quindi identificabili dalle FdO: uno è stato identificato sul posto dagli agenti della volante della Polizia intervenuta poco dopo su mia richiesta prima che forzassero il cancello.

Dal video registrato da altri si vede bene che accelero la mia andatura nel momento concitato in cui viene aperta la porta di accesso all’Ed. Nord (porta con maniglione antipanico che era chiusa dall’esterno per le norme di sicurezza generali e covid, poi aperta da due studenti, presumibilmente del Fermi, di cui ho il video in presa diretta e che denuncerò) e che, una volta entrato, chiudo dietro di me col braccio sinistro avendo nella dx il cellulare.

Dopo la chiusura della porta, nel giro di 10 secondi circa, tutti gli infiltrati sono poi usciti autonomamente e ripresi in viso a distanza di 20-30 cm senza mascherina: il tutto è registrato sul mio smartphone e a disposizione della Magistratura. Riprendendo minori non posso pubblicare il video in mio possesso per difendere la mia onorabilità, ma chi curerà le indagini per identificare i responsabili lo avrà a disposizione.

Può essere che nei momenti concitati, quando mi fiondo dietro alla porta per richiuderla al fine di impedire ulteriori accessi, ci sia stato qualche “spintone” ma io ero uno solo e con una mano occupata a chiudere la porta e l’altra a reggere il cellulare, quindi nessuna volontà di colpire (cosa che avrei potuto fare tranquillamente con chi era fuori sotto al loggiato) ma solo di impedire l’accesso indebito e potenzialmente pericoloso, mettendo a rischio la mia salute e incolumità essendo in tanti intorno a me e senza mascherine.

Perché l’ho fatto?

1. perché questa cosa delle “Matricole” (che poi nessuno di questi ragazzi lo è…) è un reato: interruzione di pubblico servizio; servizio che in qualità di DS e Pubblico Ufficiale sono tenuto a garantire;

2. perché i minori presenti nelle aule che venissero allontanati da questi individui potrebbero essere esposti a rischi ben più gravi una volta fuori dalla Scuola e la responsabilità, ai sensi dell’art. 2048 del c.c., è mia e degli insegnanti. Se, a seguito dell’uscita da Scuola, un minore fosse finito sotto una macchina o si fosse fatto male al cancello pericolante (o peggio ancora…), da chi sarebbe andato il genitore a chiederne conto? Da me o quei quattro che li hanno buttati fuori?

Ogni anno il Dr. Fezza tieni incontri su bullismo e cyberbullismo nelle Scuole con le classi prime, e nella Scuola lavoriamo con Libera ed altre Associazioni per provare a piantare un “seme di legalità e di rispetto dell’altro”, ora poi anche con l’introduzione dell’Educazione Civica come materia curriculare, e i risultati sono questi?

La Scuola da sempre ha lottato per il rispetto delle regole, soprattutto in questi due anni col Covid, regole che spesso sono disattese da molti, a volte anche da alcuni genitori, sempre pronti a difendere i figli con la scusa che sono “bischerate” oppure che “è una tradizione”. Questa non lo è perché è un reato!

In qualità di Dirigente dello Stato ho il dovere di far rispettare le leggi e i regolamenti.
Ovviamente denuncerò per diffamazione, a mezzo stampa o su SN, tutti coloro che affermano che sono stato tratto in arresto (non vero) per aver picchiato uno o più studenti (non vero) in quanto, come si evince dai video in giro e dal mio, qualunque azione da me messa in atto è stata finalizzata esclusivamente al contenimento dell’accesso abusivo e forzoso di individui intenti a commettere diversi reati anche in violazione delle norme anticovid.

A disposizione della Magistratura per le indagini del caso".


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