Attualità giovedì 22 agosto 2024 ore 16:30
Mazzinghi, a 4 anni dalla morte del campionissimo
Il successo sportivo, le radici a Pontedera e il suo essere simbolo di un riscatto sociale: Mazzinghi non era soltanto un pugile per la sua città
PONTEDERA — I miti non si dimenticano mai, anche quando passa il tempo. Era il 22 Agosto 2020 quando Sandro Mazzinghi, icona del pugilato italiano e vero e proprio eroe pontederese, si è spento. A 4 anni di distanza, il suo ricordo e la sua eredità continuano però a vivere.
Dal riconoscimento di tutta la città a quello del mondo del pugilato, tanto da portarlo nella Hall of fame della boxe, Mazzinghi ha lasciato un segno indelebile su Pontedera. Non solo per i suoi figli, David e Simone, che proprio oggi lo hanno ricordato con un post, ma per tutti.
A cominciare dal premio Mazzinghi, che l'amministrazione comunale ha inaugurato nel 2022 per omaggiare quegli atleti che, in qualsiasi disciplina sportiva, fanno del sacrificio e della fatica la propria quotidianità. Dal campione di ciclismo, Mario Cipollini, a Marcello Lippi, tecnico della Nazionale italiana campione del mondo nel 2006, il premio quest'anno sarà alla sua terza edizione.
Ma anche con piazza Sandro Mazzinghi, a due passi dal centro storico, dove ancora oggi è installata una targa con una sua foto e la sua storia da atleta eccezionale a simbolo del riscatto di una città e di una comunità.
Un'epopea sportiva e umana che continua a tramandarsi e che i figli, David e Simone, hanno intenzione di far conoscere sempre di più.
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