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Lavoro giovedì 10 agosto 2017 ore 12:30

Tmm, un mare di solidarietà per i lavoratori

Vicinanza a 360 gradi per gli 85 dipendenti che ieri hanno ricevuto la bruttissima notizia della messa in liquidità dell'azienda



PONTEDERA — Sono fuori dalla fabbrica, in quel luogo dove molti di loro hanno lavorato decine di anni. I lavoratori della Tmm hanno ricevuto solidarietà e vicinanza da molte persone.

“Voglio esprimere tutta la mia solidarietà agli 85 lavoratori dell’azienda Tmm - ha detto il deputato pisano del Pd Federico Gelli - Resto sconcertato per modi e tempi in cui si è arrivati a questa situazione. Lavoreremo a livello locale e nazionale per scongiurare l’epilogo peggiore, affinché il passaggio di proprietà arrivi presto e possano essere tutelati tutti i lavoratori che oggi vedono con preoccupazione il proprio futuro".

“Siamo vicini e solidali a tutti i lavoratori della Tmm - hanno detto i consiglieri regionali del Pd Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni - e alle loro famiglie, che stanno vivendo ore di grande incertezza occupazionale. Ci uniamo all’appello del presidente della regione Enrico Rossi e del sindaco Simone Millozzi, che chiedono di evitare ogni atto che porti alla definitiva chiusura. Una decisione che finirebbe per smantellare la produzione di questo sito che si è sempre contraddistinto per qualità e radicamento nel nostro territorio. C’è ancora tempo per trovare un accordo, per difendere il lavoro di quasi 85 persone. Il Sindaco e le organizzazioni sindacali hanno chiesto ed ottenuto un incontro con Gianfranco Simoncini, presso la Regione Toscana, per il 21 Agosto. Nella stessa giornata è stata convocata anche l'azienda. Utilizziamo questo tempo per trovare un punto d’incontro tra le parti coinvolte affinché si possa mitigare l’impatto sociale di questa crisi a un passaggio di proprietà di una realtà produttiva che anche quest'anno ha fatto registrare un aumento dei volumi produttivi”.

“Si è trattato di una decisione affrettata e inaspettata quella presa da Tmm – ha detto il presidente dell’Unione Valdera, Lucia Ciampi - Vogliamo far sentire ai lavoratori, alle lavoratrici e alle loro famiglie che non sono soli. L’Unione Valdera c’è, come ha dimostrato la partecipazione del sindaco Simone Millozzi al presidio di fronte alla sede del gruppo. L’Unione Valdera continuerà ad esserci: faremo il massimo per evitare che i riflettori su questa vicenda si spengano e per far sì che si arrivi a una soluzione che salvaguardi il più possibile l’occupazione”.

"Sebbene non sia fisicamente a Pontedera - ha detto la vicesindaca Angela Pirri - perché impegnata in una conferenza internazionale a Berlino, vorrei esprimere a la mia vicinanza e solidarietà a tutti i lavoratori della TMM con i quali, tuttavia sono in contatto telefonico. Le modalità e la tempistica con cui è avvenuta la messa in liquidazione dell'azienda mi lasciano inquieta e preoccupata, sia come amministratrice pubblica che come comune cittadina. Un licenziamento è sempre una cosa negativa. Un licenziamento quasi inaspettato è ancora più preoccupante".

"Mentre la politica sonnecchia - hanno detto i consiglieri comunali Federica Barabotti e Domenico Pandolfi - o pensa agli accendini con la faccia del duce 85 lavoratori 85 famiglie hanno perso il lavoro la speranza di un futuro... magari perderanno la casa non potendo onorare il mutuo... 85 famiglie che avevano magari creduto il chi proclamava la fine della crisi... la luce in fondo al tunnel
.. certo per un imprenditore e più facile e conveniente chiudere qui e produrre o rifornirsi dove la mano d'opera costa poco dove si può inquinare dove la 626... è un numero e non sicurezza... ma guai parlare di regole commerciali di dazi per chi delocalizza... Ristori, Tmm...poi quante altre? Poi forse la Piaggio stessa... qui si pensa ai clandestini vitto e alloggio wi-fi aria condizionata davanti al presidio ieri oggi e domani c è un caldo asfissiante....là loro protestano perché la politica che amministra comune regione governo non ha trovato per loro risposte".

"Vogliamo esprimere la nostra solidarietà - hanno detto dal Movimento Cinque Stelle di Pontedera - ai lavoratori e lavoratrici TMM che, con un vero e proprio colpo di mano, sono stati licenziati".

"Quando si arriva a situazioni come quelle della TMM - ha scritto Eugenio Leone degli arancioni di Pontedera - mi sorgono due pensieri. Il primo, istintivo, è quello della solidarietà, della vicinanza alle donne e agli uomini che difendono il loro posto di lavoro. L'altro pensiero, più razionale, mi spinge a cercar di capire cosa è stato sbagliato o forse, meglio, cosa non è stato fatto per evitare di arrivare a questo punto. A questa domanda non ho risposta, ma certamente, mi viene da appellarmi alla politica industriale italiana, che in questi anni o non c'è stata oppure ha coinvolto solo le grandi aziende tralasciando le piccole e medie imprese che, invece sono la colonna vertebrale del sistema produttivo italiano".

"Mentre i media incoronano una crescita economica da risicate percentuali - ha detto Ettore Bucci, segretario di Sinistra italiana per la provincia di Pisa - la crisi del lavoro nell'area della costa toscana investe Pontedera. Crisi nell'industria, con annessa creazione di ulterioredisuguaglianza. Stavolta la crisi colpisce in modo davvero duro e spregiudicato: 85 lavoratori che, dall'oggi al domani, peraltro con assicurazioni rivelatesi poi infondate da parte della dirigenza, sono messi in liquidazione da parte della TMM, azienda dell'indotto Piaggioche produce marmitte per moto. Sinistra italiana di Pisa esprime la propria solidarietà e vicinanza ai lavoratori in lotta e alle organizzazioni sindacali che stanno trattando per una risoluzione positiva della vertenza, assicurando la disponibilità dei propri canali istituzionali e della nostra organizzazione regionale per contribuire sia alla lotta che al confronto. Bene l'annuncio di tavoli a livello regionale: auspichiamo che da tale dialogo, oltre che dalla spinta della giusta rabbia dei lavoratori, possa emergere un decorso positivo per una vicenda che segna con particolare profondità il tessuto economico e sociale della Valdera. La TMM deve dare risposte:pubbliche, chiare, nette". 

“Varie volte - ha detto Roberto Salvini, consigliere regionale della Lega Nord - sono, purtroppo, dovuto intervenire sul tema relativo alla mancanza di lavoro in Valdera. A tal proposito, a suo tempo avevo anche chiesto ufficialmente all’assessore Ciuoffo di chiarire i vari aspetti del problema e quali fossero gli interventi per contrastare questo preoccupante e dilagante fenomeno. Ebbene pur se ci possono essere altre aree della nostra regione in maggiore sofferenza, ritengo doveroso e fondamentale non trascurare quell’aspetto che vede come elemento portante, al fine di contrastare il palese declino della zona, un dialogo continuo e serrato con l’azienda Piaggio. Vivo in Valdera e quotidianamente ricevo da molte persone, dettagliate ed amare segnalazioni proprio sul tema inerente una disoccupazione che, seppur talvolta strisciante, appare, ahimè, inarrestabile, come conferma, purtroppo, il recente e drammatico caso della Tmm. E' giunto il momento che chi di dovere prenda piena coscienza e conoscenza della triste problematica, mettendo in campo, immediatamente, tutti i più idonei strumenti per fronteggiare una crisi che, in Valdera, coinvolge pesantemente moltissime famiglie”.

"Uno stillicidio di posti di lavoro - hanno commentato dal sindacato Usb - che ricorda, purtroppo, la situazione che ha vissuto la provincia di Livorno nel recente passato. Dopo le Officine Ristori andranno a casa altri 85 operai della TMM. Un altro territorio amministrato dal Pd che rischia il collasso dal punto di vista occupazionale. La cosa "curiosa" è che anche a Pontedera il sindaco Millozzi, unitariamente alle segreterie dei sindacati confederali, inizia a parlare di accordo di programma e area di crisi.. Non bastano gli evidenti fallimenti di Piombino e Livorno, si è deciso di prendere per il culo anche i lavoratori e le lavoratrici di Pontedera. Vi diciamo una cosa molto chiara, non fatevi fregare da questi bugiardi patentati. Il gruppo Piaggio continua a macinare utili e la decisione di sacrificare tutto l'indotto viene da molto lontano ed ha avuto la complicità di CGIL, CISL e UIL. Come mai si è scelto di tenere tutte le vertenze separate? come mai nella battaglia per la difesa dell'indotto la RSU Piaggio è stata tagliata fuori? Come se il gruppo Piaggio non avesse alcuna responsabilità.. Stanno arrivando tempi bui per l'area industriale della Valdera. Cerchiamo di imparare qualcosa dai fallimenti dei territori vicini. C'è bisogno di unire e non di dividere. C'è bisogno di far pagare il prezzo della "crisi" a chi ha sfruttato per anni la manodopera locale e adesso se ne lava le mani. USB c'è ed è disposta a sostenere i lavoratori e le lavoratrici nella loro battaglia per l'occupazione e la dignità".


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