Attualità martedì 23 dicembre 2025 ore 16:15
Unione Valdera, "Procedure regolari sulle nomine"

Dall'ente rispediscono al mittente le accuse del centrodestra: "Seguite le regole, l'unica forzatura è stata quella dell'opposizione"
PONTEDERA — "La procedura seguita è regolare e rispettosa delle norme vigenti". Questa la risposta dell'Unione Valdera dopo le polemiche scatenate dall'opposizione consiliare di centrodestra, che ha abbandonato l'aula prima del voto in protesta con il metodo adottato dalla maggioranza per la composizione della commissione Pari opportunità.
Come fanno sapere dall'Unione, infatti, l'anticipazione di un punto all'ordine del giorno è una prassi ordinaria e consolidata, mentre la composizione della commissione risponde a criteri stabiliti dal regolamento. "Così come modificato a Febbraio 2025 - hanno evidenziato - una parte dei componenti è di nomina politica, mentre l'altra parte viene selezionata mediante avviso pubblico, garantendo così la massima partecipazione e pluralità. Non vi è stata alcuna opacità o mancanza di trasparenza: tutte le nomine sono avvenute secondo atti pubblici, consultabili da chiunque. L'unica forzatura registrata durante i lavori consiliari è stata quella attuata da chi ha preferito abbandonare la sala e contestare le regole, anziché rispettarle".
In ogni caso, alla fine, la commissione Pari opportunità, composta da 16 membri, è così articolata: tra gli otto componenti designati dalle amministrazioni dei Comuni facenti parte dell'Unione ci sono Sara Serafini (Buti), Marco Cecconi (Capannoli), Elena Tangredi (Bientina), Giovanna Caridi (Pontedera), Francesca Trovatelli (Palaia), Rosanna Caporali (Casciana Terme-Lari), Tiziana Villani (Calcinaia) e Luca Desideri (Chianni).
Altri otto membri, invece, provengono dalla società civile e sono stati selezionati attraverso un avviso pubblico: Serena Fanucchi, Orietta Bacci, Cosetta Bindi, Zamira Dine, Maria Francesca Donati, Sarry Maguette, Silvia Rubes e Chiara Boschi.
"La commissione è quindi pronta a operare per rimuovere gli ostacoli che costituiscono discriminazione diretta o indiretta nei confronti delle donne, per valorizzare la differenza di genere e favorire il riequilibrio della rappresentanza tra uomo e donna - hanno concluso dall'Unione Valdera - le sue funzioni, è bene ricordarlo, si estendono anche al contrasto di ogni tipo di discriminazione fondata su ragioni di sesso, razza, religione, condizione di salute e appartenenza politica".
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