Attualità mercoledì 26 maggio 2021 ore 08:00
Via Veneto, ancora dibattito sul senso unico

Via Veneto è chiusa nelle ore serali del weekend, ma la proposta di istituire il senso unico non trova d'accordo i residenti
PONTEDERA — “Il senso unico per via Vittorio Veneto è la misura individuata concordemente tra amministrazione comunale, associazione e cittadini per il periodo estivo. E il vicesindaco Alessandro Puccinelli non può adesso fare un passo indietro e lasciar morire quei locali che hanno creduto alle sue parole”. Confcommercio insiste sulla vicenda con le parole del presidente di Confcommercio Pontedera Mickey Condelli e del responsabile sindacale Alessio Giovarruscio.
Secondo Condelli “l'amministrazione comunale deve rispettare gli impegni presi e procedere a realizzare quanto stabilito nel corso dell'incontro, ovvero il senso unico per il periodo estivo."
Una ipotesi che però non piace ai residenti. "La consulta - ha spiegato il presidente, Stefano Puccioni - ha sempre sostenuto che il senso unico doveva servire in fase transitoria, finché non si potessero somministrare all’interno dei locali le bevande, e non certo tutta l’estate. Ribadendo il fatto che un senso unico sarebbe pericoloso sia come impatto ambientale e anche sulla congestione del traffico, creando pericolo sulla sicurezza".
"I residenti del quartiere - ha ribadito Puccioni - da sempre sono stati in disaccordo con l’utilizzo del senso unico sancito anche da un referendum che bocciava i sensi unici in tutto il quartiere. Quindi che afferma che gli accordi erano diversi in quella riunione afferma il falso e ribadiamo la nostra posizione in merito". La situazione riguarda la zona di via Veneto, via Fiorentina e altre strade dell'area dove correrebbe il rischio di riversarsi il traffico. Al momento un tratto di strada è pedonalizzato nelle ore serali del weekend.
Intanto parlano gli operatori della zona. "Siamo, ci ritroviamo, in una situazione drammatica" - dice Alessio Nesti che insieme a Elena Fiorentini gestisce il bar di via
Veneto davanti alla grande piazza Trieste, sul lato opposto. "A causa
della pandemia stiamo fatturando l'80% di qualche tempo fa anche perché
ci stanno impedendo di realizzare un Dehors magari con 20 metri in
più. Ci considerano di serie B e le nostre attività sono alla
sbaraglio".
Su quel tratto
di via ci fu anche un incidente mortale come nel tratto in zona stadio,
ma in questo caso in una situazione diversa.
"Anche
altre attività nel tratto che va dalla scesa del ponte napoleonico a
via Fiorentina, dove ci sono altre attività anche di un certa
dimensione, la pensano come Alessio Nesti ed Elena Fiorentini. "Per
cercar di riprendere fiato ci accontenteremo di una situazione
temporanea, per poi tornare alla situazione precedente. Abbiamo fatto
tanti incontri, per attraversare la strada in sicurezza bisognerebbe
attivare dei dossi, segnalazioni luminose e così via. Ma ci dicono
sempre di no".
"Ci dicono
dal comune che il dosso creerebbero rumore. ma sul viale Italia, a
esempio, il dosso c'è. Ripeto che abbiamo perso molti nostri clienti. Ci
basterebbero 35 metri di tavolini. Ripeto, siamo disperati"
Mario Mannucci
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