Attualità sabato 15 giugno 2024 ore 07:00
Usigliano – Usa al Verdi di Casciana
Racconto di parole, musica e immagini sul musicista Mario Castelnuovo Tedesco in scena al teatro Verdi di Casciana Terme, ingresso libero
CASCIANA TERME LARI — Tutto pronto per Usigliano – Usa viaggio di sola andata, in scena lunedì 17 Giugno alle 21.30 al teatro Verdi di Casciana Terme, ad ingresso libero.
Nato da un’idea di Antonio Cambi, su testo di Renzo Boldrini, soggetto e musiche scelte ed eseguite da Claudio Proietti, ed immagini curate da Edoardo Dinelli, il testo racconta la storia di Mario Castelnuovo Tedesco, (1895-1968), fiorentino, che fu, per circa un ventennio, uno dei più importanti compositori italiani.
Negli anni compresi fra le due guerre era perfettamente inserito negli ambienti più vivaci e influenti della musica italiana, efficace testimone delle idee di modernità pur mantenendo un ruolo di convinto custode della grande tradizione italiana.
Studiò al Conservatorio di Firenze. Diventò un punto di riferimento europeo e mondiale al quale guardavano con attenzione e interesse i colleghi compositori (per esempio Puccini, Ravel, Stravinskij, De Falla, ma anche il più radicale Schoenberg) e soprattutto le star del concertismo (Toscanini, Heifetz, Gieseking, Segovia e tanti altri) che a lui commissionavano nuovi lavori o si contendevano le sue ‘prime’.
Mario Castelnuovo Tedesco ebbe tutte le prime e fondamentali esperienze affettive, formative e professionali a Firenze, frequentò Marina di Pisa, Castiglioncello e sposò Carla Forti che con le altre tre sorelle possedeva una bellissima villa a Usigliano di Lari, e mantenne un legame profondo con le proprie matrici toscane.
La dittatura fascista e la sua alleanza con il nazismo si stringe in un legame sempre più asfissiante fino a che non arriva l’obbrobrio delle leggi razziali nel settembre 1938. Con esse, per i cittadini ebrei come Mario Castelnuovo-Tedesco e tutta la sua famiglia, l’Italia diventa un incubo di segregazione e morte.
Mario Castelnuovo Tedesco e la moglie Clara furono così costretti ad emigrare in America.
L’emigrazione ebbe conseguenze gravi per la sopravvivenza artistica delle sue opere fino alla repentina sparizione dell’autore dalle scene europee che ne compromise irreparabilmente la diffusione e la conoscenza della sua musica.
Le vicende vengono raccontate da due personaggi/narratori e lo fanno da due punti di vista: quello ufficiale della vita pubblica e quello intimo e privato, e fra questi si inserisce, inesorabile e spietata, la scansione oggettiva della storia con i passi che in vent’anni condussero dalle enormi speranze seguite alla fine della grande guerra alle Leggi Razziali.
Il racconto è contrappuntato dall’ascolto di molte composizioni di Mario Castelnuovo-Tedesco (alcune eseguite dal vivo al pianoforte da Claudio Proietti altre in riproduzione audio) ed è intessuto con un ricchissimo corredo di preziose testimonianze fotografiche e immagini d’epoca, raccolte grazie alle lunghe e pazienti ricerche svolte dal dottor Antonio Cambi presso numerose fonti storiche locali e negli archivi della famiglia Castelnuovo-Tedesco.
Il racconto è stato presentato in conferenza stampa giovedì 13 Giugno nella salette delle Terme dall'interprete Claudio Proietti e da Antonio Cambi.
Marcella Bitozzi
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