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Attualità sabato 21 marzo 2020 ore 15:00

"Si sentono solo le sirene delle ambulanze"

Jacopo Marconcini, lavora a Bergamo da due anni. E' di Pontedera
Jacopo Marconcini, lavora a Bergamo da due anni. E' di Pontedera

La testimonianza di Jacopo, un pontederese che vive a Bergamo: "Ora sono un po' diminuite solo perchè gli ospedali di Bergamo e Brescia sono pieni"



BERGAMO — Jacopo Marconcini ha 27 anni e vive a Bergamo da due anni.

Prima abitava a Milano dove ha studiato ed adesso lavora nell'ufficio acquisti di una multinazionale che realizza tubi senza saldature. E' nato e cresciuto a Pontedera, nella zona del villaggio scolastico.

QUInews Valdera lo ha chiamato al telefono per avere una testimonianza diretta di quel che sta accadendo in una delle città più colpite dal Coronavirus.

Tutti hanno negli occhi le immagini dei mezzi militari che portano via le bare dei deceduti. Tutti hanno sentito dire che a Bergamo "per le strade si sentono solo le ambulanze passare". Il sindaco Giorgio Gori proprio oggi ha dichiarato di "non vedere la luce in fondo al tunnel".

"E' proprio così, fino a tre giorni fa si sentivano le sirene delle ambulanze ogni poco, ogni mezz'ora. Ora mi sembra che siano un po' diminuite. Ma forse è solo perché l'ospedale è pieno e dirottano i pazienti su altri ospedali. Gli ospedali di Bergamo e Brescia sono pieni".

Ambulanze su strade deserte: "Bergamo adesso è vuota, fino a due settimane fa non lo era. Io adesso lavoro da casa, la maggior parte delle aziende sono ferme. Volendo potrei rientrare in Toscana perché ho ancora la residenza a Pontedera, ma ho deciso di restare qua. E' più sicuro al momento".

Gli altri stati europei sono giorni o settimane indietro rispetto all'Italia riguardo alla diffusione del virus. In Italia il nord è la zona che prima ha dovuto fare i conti con Covid-19: "La gravità della situazione l'ho capita a inizio marzo, quando i contagiati aumentavano giorno per giorno. Penso che sia importante stare a casa e non aver timore di chiamare i numeri segnalati se si hanno sintomi compatibili con quelli del virus. Prima si identificano e prima si viene curati".

René Pierotti
© Riproduzione riservata


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