Attualità martedì 18 agosto 2020 ore 17:30
Pellinacci: "Aspettiamo un risarcimento"

Il patron della discoteca Boccaccio conferma la sua linea iniziale di non far correre pericoli ma chiede aiuti dal governo
BIENTINA — "Avevo preventivato che non potevamo garantire gli standard di sicurezza previsti dalla legge - dice Edilio Pellinacci, patron del Boccaccio e personaggio di rilievo nel mondo toscano delle discoteche, fra i primi a chiudere per evitare problemi - e quindi abbiamo preferito scegliere la strada della, appunto, sicurezza".
"Chiaramente - prosegue - questo ci sta molto penalizzando, non solo noi come gestione ma anche e soprattutto i nostri collaboratori che da mesi sono a cassa integrazione. Quindi credo che il problema non sia risolvibile soltanto con la chiusura della discoteche perché questi ragazzi o li chiudi in casa o altrimenti escono e si riuniscono nella famosa e pericolosa movida che si sposta nelle piazze e nelle vie con meno controlli che non nella discoteca".
"Spero che questi sacrifici - conclude Pellinacci - che facciamo come aziende siano in qualche modo risarciti dallo Stato, come del resto ha fatto per altri settori e come in altre nazioni è avvenuto".
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