Al Boccaccio boom di prenotazioni on-line e più lavoratori

CALCINAIA — Il Boccaccio club ha riaperto ormai da un mese e mezzo, ma la voglia di continuare a ballare in uno dei locali più storici della zona non è ancora finita. A testimoniarlo sono le prenotazioni sul sito stesso, che aprono poco più di 24 ore prima delle singole serate. Che, in pochi minuti, sono regolarmente sold-out.

"Esiste una lista on-line che, in realtà, c'è sempre stata negli ultimi 12 anni e che, prima del Covid, permetteva a chi si iscriveva di ricevere dei benefici - ha spiegato Gianmaria Napoli, direttore del Boccaccio club - Dalla riapertura, ci è servita per garantire l'ingresso: un avventore che si presenta la sera stessa, infatti, non ha la possibilità di entrare". Ma l'entusiasmo, come detto, non sembra proprio esaurirsi. "La lista apre alle 12 del giorno prima dell'evento - ha specificato - ma in poco tempo viene esaurita dalle prenotazioni". 

"A quel punto, prendiamo tutte le misure necessarie per garantire l'osservanza delle norme anti-Covid, ma dovendo sempre calcolare che il 25% delle prenotazioni, spesso, rinuncia - ha continuato - chi non può venire può cancellarsi dalla lista, che a quel punto riapre per permettere altre prenotazioni. Si capisce però, che è un sistema macchinoso e complesso e che porta sul nostro sito moltissime persone: siamo arrivati ad avere oltre 11mila utenti connessi".

E grazie anche alla necessità di garantire controlli e di avere una lista sempre aggiornata delle persone che hanno effettivamente preso parte alle serate, al Boccaccio sono aumentati i lavoratori. "Ce ne sono di più rispetto al 2019 - ha spiegato - per esempio, ai due ingressi servono non meno di 25 persone per garantire la sicurezza, il controllo della prenotazione e del Green pass. Prima, a un ingresso, potevano bastare cinque o sei persone".

Ma sulle prenotazioni on-line, c'è anche chi ha provato ad approfittarsene. "Abbiamo avuto a che fare anche con un hacker, che ci ha creato non pochi problemi e che ci portava costantemente all'esaurimento anticipato della lista, occupando tutti i posti - ha raccontato - per fortuna, grazie all'indirizzo Ip, abbiamo potuto prendere tutti i provvedimenti del caso. Si trattava di un server in Svizzera che si spacciava come servizio di prenotazione facile dietro al pagamento di tre euro".

Archiviato anche questo episodio, il Boccaccio club, adesso, guarda avanti. "Tutte le serate, fino a oggi, sono andate tutte esaurite, ovviamente nei limiti che ci sono - ha commentato - si vive un po' alla giornata, ma la voglia e l'entusiasmo ci sono. Me lo immaginavo, ma non così tanto: i clienti lasciano il locale quasi sempre alla chiusura e non magari in anticipo come succedeva nel 2019. Siamo molto contenti di aver riaperto e di aver questo riscontro". 

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