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Attualità venerdì 28 febbraio 2025 ore 12:00

Cgil risponde a Cisl, "Accordo insufficiente"

Reintegrata una lavoratrice, il sindacato replica alla Cisl che ne aveva evidenziato l'assenza al confronto: "Biancoforno limita l'azione sindacale"



CALCINAIA — "Non potevamo sederci al tavolo con un’azienda che a nostro avviso stava tentando di limitare la nostra azione sindacale". Così dalla Flai-Cgil replicano a Fai e Felsa Cisl di Pisa, che nei giorni scorsi hanno annunciato di aver ottenuto il reintegro di una dipendente di Biancoforno, sospesa per motivi disciplinari.

Non solo, perché le due sigle della Cisl hanno anche spiegato di aver raggiunto un accordo sull'orario lavorativo all'interno dell'azienda di Fornacette. "Non eravamo seduti a quel tavolo non per mancanza di volontà: ci siamo resi disponibili al confronto anche quando la segretaria della Flai fu ingiustamente denunciata -hanno spiegato - ma, a nostro avviso, Biancoforno ha tentato di limitare la nostra azione sindacale punendo chi cerca di difendere i colleghi e le colleghe. E ci sarebbe piaciuto che non lo facesse nessuno".

"Ovviamente, siamo contenti che l’azienda abbia annullato quel provvedimento preso nei confronti della nostra delegata: evidentemente, ha capito che non aveva fatto assolutamente niente per arrivare a una sospensione - hanno continuato - l'accordo sull'orario, invece, è stato descritto dalla Fai-Cisl come non definitivo, mentre una lavoratrice, durante una riunione, ha spiegato come tale intesa sia, per utilizzare un eufemismo, insufficiente. Una valutazione che condividiamo".

"Riepiloghiamo i meccanismi proposti: inizio dell’attività lavorativa variabile con un messaggio inviato il giorno prima, l’azienda può anticipare o posticipare di 4 ore l’entrata con un messaggio, è prevista l’autorizzazione a estendere a 10 ore giornaliere la prestazione della giornata lavorativa oppure a ridurla di 8 ore, senza preavviso - hanno proseguito da Flai-Cgil - ricordiamo che un giudice del lavoro ha emesso una sentenza che ha condannato l’azienda per la mancanza di orari definiti, riconoscendo un risarcimento economico al lavoratore".

Il fatto che l'accordo resti soltanto una bozza e la volontà di Fai e Felsa Cisl di collaborare, dunque, hanno spinto anche la Cgil a riaprire le trattative. "Nell’accordo troviamo anche un capitolo sulla riassunzione dei contratti interinali cessati, con la garanzia del mantenimento della anzianità lavorativa maturata - hanno concluso, con una frecciata - sono impegni importanti, come quello di valutare la possibilità di riassumere attraverso i dipendenti in somministrazione con contratti scaduti tra Dicembre e Febbraio: peccato non quelli cessati ad Agosto, ma in effetti quelli riguardavano lavoratrici iscritte alla Cgil".


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