Attualità sabato 04 dicembre 2021 ore 19:19
"Per la Grillaia una proposta con tre punti fermi"

Continua il battibecco tra sindaci. Dopo il primo scontro, Barbafieri e Bini replicano ancora una volta a Tarrini: "La sua adesione è indispensabile"
CHIANNI — Stavolta tocca alla coppia composta dal sindaco di Lajatico Alessio Barbafieri e dal sindaco di Terricciola Mirko Bini rispondere. Sì, perché dopo il nuovo intervento del sindaco di Chianni Giacomo Tarrini sullo scontro in corso riguardo al destino della discarica della Grillaia, gli altri due diretti interessati dicono la loro.
"Pur ritenendo di non dover chiarire ulteriormente il
nostro punto di vista, il sindaco di Chianni ripropone sulla stampa alcune
domande, sulle quali teniamo nuovamente a fare chiarezza al solo scopo di
favorire una miglior comprensione da parte del cittadino - hanno detto - Tarrini
chiede ai sindaci se abbiano espresso o meno parere negativo sul progetto della Nsa, a oggi autorizzato. Ovviamente sì, tutti e tre i Comuni
si sono detti contrari, sia in sede di confronto informale che in conferenza di
servizi".
"Ancora una volta però non centra il punto: per essere più espliciti,
il sindaco di Chianni chiede agli altri Comuni di dettagliare il progetto
alternativo e meno impattante, non tanto nei suoi punti fondamentali, quanto
piuttosto nei suoi aspetti squisitamente tecnici - hanno proseguito - ci pare del tutto scontato il
fatto che nessuno di noi abbia prodotto un documento tecnico da sottoporre ad
alcuno. Ci mancherebbe altro: non è una nostra competenza. Questa è e rimane
una prerogativa di chi realizza il piano industriale, con successiva
approvazione o meno da parte degli organi regionali".
"Come obbliamo già detto,
e ancora lo ribadiamo, la questione è politica: la nostra proposta in merito
all’impianto della Grillaia ha tre punti fermi, cioè la riduzione del volume
conferito pari a circa 100mila metri cubi, una tipologia di rifiuto poco impattante
quale il compost fuori specifica e una tempistica di conferimento entro e non
oltre i due anni - hanno concluso - rinnoviamo la domanda a Tarrini: sei disposto a lavorare con
noi a questa proposta? Sei sicuramente consapevole che la tua convinta adesione sia determinante in quanto sindaco del Comune sul quale insiste l’impianto. Non crediamo ci sia
altro da aggiungere, se non che la tua
adesione senza indugi sia indispensabile".
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