Macelloni pronto alla settima volta da sindaco

PECCIOLI — Le voci su Peccioli, a oggi, erano state davvero poche. Qualche bisbiglio o poco più su chi sarebbe sceso in campo per le elezioni comunali di Giugno. Ma, alla fine, a rompere il ghiaccio ci ha pensato Peccioli Futura, la lista che negli ultimi 15 anni ha sostenuto l'attuale amministrazione. E che, per questo, ha riproposto il sindaco uscente, Renzo Macelloni.

In carica dal 2014, ed in precedenza dal 1988 al 2004 con i primi due mandati su elezione del Consiglio comunale, Macelloni, essendo primo cittadino in un Comune con meno di 5mila abitanti, avrebbe potuto comunque ripresentarsi, anche senza l'intervento governativo sui tre mandati di Gennaio. Ma, dopo due mandati, ha deciso di affidarsi a una consultazione interna al centrosinistra.

"Mi ero riservato di ragionarci in maniera approfondita: nessun mandato è scontato, soprattutto per me e per il profilo pubblico che, ormai, ho acquisito - ha spiegato il sindaco - non esprimermi fino a oggi non voleva essere un modo per temporeggiare o per farmi desiderare: semplicemente, era necessario dare la parola ai sostenitori e simpatizzanti".

Per far questo, Peccioli Futura ha costituito una commissione, composta dalla vicesindaca Anna Dainelli, dal capogruppo in Consiglio comunale Fausto Lazzereschi e dal segretario del Partito Democratico pecciolese, Marco Buti. "Hanno condotto una serie di incontri con i cittadini e, alla fine, mi hanno chiesto di ricandidarmi - ha aggiunto - se mi fossi reso subito disponibile per il terzo mandato, avrei bloccato il processo democratico".

Così, sarà proprio il sindaco a chiedere la fiducia degli elettori in vista di un terzo mandato consecutivo. "E lo farò sulla base di tre punti principali - ha spiegato - a cominciare da quello che è stato fatto negli ultimi 5 anni: vogliamo continuare la politica e la logica di grande rilancio del Comune. Ci sono progetti che concluderemo nei prossimi 3 o 4 anni e su cui vogliamo lavorare per aggiustare il tiro, generandone di nuovi".

"Il secondo punto, invece, riguarda la Valdera - ha proseguito Macelloni - sono convinto che ci sia bisogno di una politica di zona, e lo dico da Peccioli per quel che è oggi: potrei fregarmene del resto, ma non possono non interrogarmi su cosa debba essere fatto per migliorare i servizi nell'area. Oggi, purtroppo, è un territorio troppo bloccato, dove spesso si assume un atteggiamento rigido che non permette di adottare strategie importanti. Ma su questo, se sarò eletto, non darò tregua ai miei colleghi".

"I confini comunali, oggi, sono un limite alla qualità dei servizi: un'amministrazione ha ragione d'essere se produce i migliori servizi possibili per i cittadini in ambiti come quelli della viabilità e della scuola - ha specificato - è impensabile che, oggi, attraversare la Valdera sia peggio di quanto non lo fosse 50 anni fa. Come Comune abbiamo promosso diversi progetti, come Linking Valdera e la metropolitana leggera, ma c'è un campanilismo asfissiante. Mi auguro si possano superare questi ostacoli: magari, anche da Pontedera spero ci sia meno imbarazzo sul tema".

Indipendentemente da come andranno le elezioni negli altri Comuni del territorio, dunque, Macelloni, se sarà ancora sindaco, spingerà in questa direzione. "Il mio appello va a tutti i candidati, privilegiando quelli dell'area di centrosinistra: dobbiamo inserire la disponibilità a ragionare sulla Valdera nei programmi elettorali - ha affermato - dopo il voto, però, dobbiamo lavorare sui progetti, perché sono quelli a migliorare la vita dei cittadini".

"Infine - ha concluso - credo che per proseguire nello sviluppo della Belvedere Spa la mia presenza in Comune anche per i prossimi 5 anni possa essere un modo per garantire i progetti di un'azienda di grande interesse che è in procinto di metterne in campo di nuovi".

Un programma tripartito, dunque, che sarà sottoposto al vaglio degli elettori. Mentre, dal fronte opposto, per il momento c'è ancora un grande silenzio. Se la lista di Peccioli Futura fosse la sola a correre, lo sfidante di Macelloni sarebbe il quorum: come stabilito dal Ministero dell'Interno, per il 2024, con una sola lista in gara saranno eletti tutti i candidati compresi nella lista e il candidato a sindaco, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50% dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40% degli elettori iscritti nelle liste elettorali.

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