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Attualità giovedì 23 marzo 2023 ore 19:30

"Sicurezza e Palazzo rosa, il Comune è al lavoro"

Il palazzo comunale di Ponsacco

La sindaca Brogi, dopo la seduta aperta del Consiglio comunale, ripercorre le vicende di via Rospicciano e annuncia un esposto per la rissa al kebab



PONSACCO — "Noi ci abbiamo messo la faccia e continueremo a fare il meglio per Ponsacco". Dopo il Consiglio comunale aperto svolto nell'auditorium "Don Meliani" sul tema della sicurezza e, in particolare, del Palazzo rosa di via Rospicciano, la sindaca Francesca Brogi ha fatto il punto della situazione, ripercorrendo gli ultimi anni della vicenda cominciata ormai nel 2016, e garantito che l'amministrazione comunale ha sempre fatto il possibile per garantire la sicurezza.

"Scegliere di svolgere una seduta aperta a tutta la cittadinanza è stata una mia scelta, era importante organizzare un momento di incontro su un tema così sentito e per dimostrare come il Comune sia aperto a ogni istanza - ha detto Brogi - un'occasione in cui io come sindaca, ma anche l'amministrazione comunale nel suo complesso, potessi fare il punto e ricostruire gli ultimi anni. Insomma: un modo per sfatare tanti miti e contrastare le voci false che circolavano da tempo".

Tutto, come noto, comincia tra il 2016 e il 2018, quando nell'immobile di via Rospicciano sono arrivate le prime famiglie provenienti da Cascina e Pisa. "Con il doppio sgombero portato a termine da sindaci di colore politico diverso, si è creata una situazione di vuoto politico - ha spiegato - sin dall'inizio mi sono opposta, facendolo presente alla Prefettura, Ministero degli Interni e alla Società della salute: quello non era il luogo idoneo, perché presentava numerose criticità e perché, contrariamente a ogni buona norma di accoglienza, celava il rischio di ghettizzazione. Purtroppo, però, l'errore è stato a monte: smantellare i campi rom senza costituire una cabina di regia con gli altri Comuni del territorio ha portato a questa situazione".

"Me ne sono state dette di tutti i colori, ma come mi è stato risposto anche dalla Prefettura e del Ministero, di fronte a contratti stipulati tra privati, non c'era alcun modo di intervenire - ha continuato la sindaca - le istituzioni dovevano vigilare, ma così non è stato. Per questo, abbiamo dovuto attendere la decadenza degli affitti, tra 2021 e 2022, dovuta al fallimento delle società coinvolte nella gestione dell'immobile".

Attualmente, dunque, sono in corso gli sfratti. "Ciò è possibile grazie alla curatela fallimentare e all'impegno del Comune, che ha ottenuto un contributo dalla Regione utile a ricollocare le famiglie su un territorio più vasto - ha specificato - a oggi sono stati liberati 4 appartamenti e siamo in attesa di procedere con i restanti. Siamo a un punto decisivo: aspettiamo il cronoprogramma per gli sfratti ed è stata costituita la cabina di regia con la Società della Salute, che avrebbe dovuto essere convocata anche per gli sgomberi".

Sul tema della sicurezza, quindi, Brogi ha ribadito che il Comune non può andare oltre le proprie competenze. "Come sindaca posso disporre degli agenti della Polizia municipale e, come amministrazione, abbiamo provveduto a comminare soltanto nel 2022 a oltre 50 sequestri di mezzi, più di 3mila verbali e a installare oltre 50 telecamere di sorveglianza - ha puntualizzato - serve un intervento del Governo sugli organici delle forze dell'ordine: solo così si possono effettuare controlli quotidiani che oggi non sono possibili".

Infine, l'amministrazione comunale presenterà un esposto per i fatti avvenuti nel kebab ormai quasi un mese fa. "Vorremmo che i responsabili di quella rissa fossero individuati il prima possibile e perseguiti: si tratta di un episodio grave e non ci sono denunce - ha concluso - nonostante il Comune non sia direttamente parte lesa, stiamo lavorando per depositare un esposto, che speriamo possa permettere alle forze dell'ordine di arrivare all'identificazione".


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