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Attualità venerdì 20 giugno 2025 ore 13:00

Declassamento Teatro della Toscana, "Grande danno d'immagine"

Il Teatro Era di Pontedera
Foto di: Piero Frassi

Pare ormai tracciata la strada per la "retrocessione" anche del Teatro Era. Chelli: "Uno schiaffo alla Toscana: è killeraggio politico"



PONTEDERA — Un declassamento della Fondazione Teatro della Toscana avrebbe conseguenze soprattutto d'immagine e di qualifica, non meramente economiche. Lo afferma Antonio Chelli, pontederese, già vicepresidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione e, oggi, presidente della società di mutuo soccorso Reciproca Sms.

Chelli, nel teatro pontederese, ci ha bazzicato a lungo. E di fronte alla prospettiva di una "retrocessione" del Teatro della Toscana, che interesserebbe da vicinissimo il Teatro Era, ha pochi dubbi sul perché. "Onestamente, sembra più killeraggio politico, che un'operazione culturale - ha detto - le conseguenze economiche non sarebbero certo irrilevanti, ma si tratta di risorse senza le quali la struttura del Teatro della Toscana reggerebbe comunque".

"Il danno più grosso è quello di immagine e di qualifica dei teatri che ne fanno parte - ha specificato - il passaggio da teatro nazionale e teatro di rilevante interesse culturale, di per sé, non manderebbe in tilt la Fondazione. Certo è che colpiscono i modi in cui tutto ciò è avvenuto".

Denunciati anche dal direttore Stefano Massini, che durante la presentazione della stagione 2025/2026, in piazza Signoria a Firenze, ha puntato il dito contro il Governo. "La stessa commissione, nello scorso anno, ha dato alla programmazione della Pergola un punteggio di qualità di 29 punti; per essere declassati bisogna andare sotto 9 - ha spiegato - vorrebbe dire che, in un anno, la stessa commissione assegna improvvisamente 20 punti di meno. Cosa è successo in questo anno? Sono arrivato io. Il pessimo, l'orrendo, lo schifoso. Quindi bisogna punirmi, bisogna dare una lezione".

"È vero - ha aggiunto Chelli - per scendere sotto quota 9 punti, significa quasi aver presentato un tema in bianco, per così dire. C'erano state delle avvisaglie, ma non credevo avvenisse davvero: è uno schiaffo alla Toscana e ai toscani. Perché questo non è il teatro dei fiorentini, ma di tutti noi".

Per il futuro, se declassamento sarà, all'interno della Fondazione occorrerà fare delle riflessioni sull'organizzazione. "Non faccio parte del Cda e non posso sbilanciarmi su questo - ha concluso - certo è che, andrebbe ripensato il modello complessivo. Sia chiaro: non parlo di licenziamenti, ma di assetto organizzativo per far fronte alle spese". 

Pietro Mattonai
© Riproduzione riservata


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