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Politica mercoledì 26 giugno 2024 ore 09:55
Decreto Infrastrutture, soldi per la base militare

Il Governo stanzia i primi 20 milioni per dar vita al progetto diffuso tra Pisa e Pontedera. Sinistra Italiana e Rifondazione: "Contrari alla guerra"
PONTEDERA — È il decreto Infrastrutture, approvato dal Consiglio dei ministri nell'ultima seduta, a riaccendere di colpo il dibattito sulla base militare diffusa. Nel testo, infatti, all'articolo 5, relativo alle "disposizioni urgenti per il completamento di interventi infrastrutturali", viene stabilito lo stanziamento di 20 milioni di euro per la nuova sede dei reparti d'eccellenza dei Carabinieri, ovvero il Gruppo intervento speciale, il 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti "Tuscania" e il Centro cinofili.
Un passo in avanti, dunque, per il progetto che, come stabilito nel tavolo interistituzionale, dovrebbe riguardare anche Pontedera, con la costruzione di un poligono di tiro e un autodromo militare nella ex tenuta Isabella.
"Crediamo sia forte l’esigenza, anche etica e non solo politica, di dare spiegazioni ai cittadini - ha commentato il coordinatore del Circolo di Sinistra Italiana Valdera e Valdicecina, Gianni Ferdani - i vecchi e nuovi rappresentati in Consiglio comunale e nella futura Giunta lo dovrebbero fare senza tergiversare. Per noi la cultura della pace si persegue anche attraverso la presa di distanza dalle economie di guerra da parte dei rappresentati dei territori".
"Siamo contro le economie di guerra e le installazioni militari sul territorio comunale di Pontedera come su altri territori: crediamo in un’economia di pace e di rispetto di un territorio sin troppo compromesso da discariche veleni e consumo di suolo - ha aggiunto - non veniteci a dire che l’autodromo militare rientra in un’opera di tipo compensativo: esso, come il poligono di tiro che ci preoccupa anche per la sua rumorosità, sono installazioni militari, e la ventilata ipotesi di un gestione mista con ACI non ci rassicura. A questo va sommato, il potenziale inquinamento del terreno e di cui nessuno pare preoccuparsi. Fermatevi ora o sarete complici".
Il progetto è stato contestato durante tutta la campagna elettorale anche da Denise Ciampi, candidata sindaca per Pontedera A Sinistra, di cui faceva parte, insieme a Sinistra Italiana, anche Rifondazione Comunista. "Rimaniamo ancora una volta sconcertati di quanto, nel silenzio assordante delle istituzioni cittadine, si debba prendere atto di un iter che ogni volta prosegue dritto verso la meta, senza che alcun passaggio venga reso noto - hanno spiegato dalla lista - un'assenza totale di trasparenza ben rappresentata dal silenzio scelto dalla maggioranza in questi mesi anche di fronte alle tante domande del Movimento No Base",
"Si utilizzano decine di milioni di euro per la militarizzazione del territorio sottraendoli a quelle che dovrebbero essere considerate priorità: i servizi, la sanità, la scuola, la transizione ecologica, il lavoro - hanno concluso - lo si fa continuando a candidare un'area le cui immagini, lo scorso 2 Novembre, ricorderanno bene i pontederesi: una zona rurale che malgrado i campi tende già ora ad allagarsi. In Consiglio comunale terremo i riflettori accesi su tutto questo progetto sin dalla prima seduta".
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