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Lavoro mercoledì 04 novembre 2020 ore 16:07

Metalmeccanici in sciopero per il contratto

I sindacati chiedono un Contratto nazionale con maggior tutele per i lavoratori. L'Usb ha annunciato un presidio all'Unione industriali di Pisa



PONTEDERA — E' previsto per domani, giovedì 5 ottobre, uno sciopero dei lavoratori metalmeccanici. Fiom Fim e Uilm hanno annunciato un presidio a Firenze più altre iniziative, mentre l'Usb Piaggio ha in programma un presidio all'Unione industriali di Pisa.

"Siamo di fronte al tentativo di Confindustria e Federmeccanica di rendere insussistente la funzione storica fondamentale del contratto collettivo nazionale di lavoro - ha commentato Massimo Braccini, segretario toscano della Fiom -. Il Ccnl deve difendere la parte di reddito che va ai lavoratori rispetto a quella che va ai profitti, altrimenti si rischia di far arretrare ulteriormente il potere d’acquisto dei lavoratori. Nel corso degli ultimi 20 anni vi è stato uno spostamento di oltre 100 Miliardi di Euro dal lavoro alle rendite ed ai patrimoni, creando disuguaglianze pesantissime. Il contratto nazionale deve essere autorità salariale, invece vi è la tendenza a sostituire il salario con il welfare e a non riconoscere aumenti sui minimi contrattuali".

"La moderazione salariale - ha proseguito Braccini -, oltre a deprimere le retribuzioni ed i consumi, ha depresso anche gli investimenti di qualità, i processi innovativi e la crescita della ricchezza nazionale. In un contesto così inedito e complesso dove stanno cambiando i connotati delle imprese in tutto il mondo, i metalmeccanici lottano per difendere l’industria e l’occupazione. Ogni giorno siamo impegnati a tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Vogliamo rinnovare un contratto nazionale che metta al centro la tutela dei lavoratori più deboli e precari, vogliamo che sia riconosciuta la clausola sociale nei cambi di appalto e che venga regolamentato lo smart working".

"Le crisi vengono sempre anche usate per tentare di creare più ingiustizia sociale e abbassare le tutele dei lavoratori - ha concluso il segretario Fiom -. Nelle fabbriche, se alla base non ci fosse un contratto nazionale di lavoro che unifica i diritti dei lavoratori, ci sarebbe la rivincita della disuguaglianza e lo svilimento del lavoro. Scioperiamo per fare il contratto, per garantire ai lavoratori i loro diritti e la loro dignità".

"Durante le 4 ore di sciopero domani svuoteremo le fabbriche - ha dichiarato Vincenzo Renda, coordinatore Uilm Toscana -, sarà una giornata importante e non solo per i metalmeccanici. Saremo in presidio davanti a tutte le fabbriche italiane per rivendicare la centralità del CCNL come strumento di tutela minima e universale per tutti i lavoratori. Vogliamo l'aumento dei minimi salariali di tutti i metalmeccanici fra i più bassi dell'industria italiana, vogliamo difendere l'occupazione e rilanciare il nostro settore da troppi anni dimenticato dai vari governi. Vogliamo la risoluzione delle centinaia di crisi industriali da molti anni ferme al Mise che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro. Vogliamo un rinnovo dignitoso che dia fiducia ai lavoratori, e una spinta alla ripresa del Paese". 

"Con la partecipazione e la forza di tutti faremo la differenza - ha aggiunto il rappresentante Uilm - e saremo fondamentali per il rilancio dell'Italia e per il rinnovo di oltre 10 milioni di lavoratori che hanno il Ccln scaduto. Anche questa volta dobbiamo essere noi i protagonisti, i metalmeccanici. che abbiamo fatto del nostro Paese una delle potenze più importanti del mondo. Oltre alla centralità del del Ccln dei metalmeccanici da difendere e rinnovare, oggi in questa situazione difficilissima sono a rischio i valori fondanti della Costituzione stessa, come la dignità del lavoro. Principi e valori che dobbiamo difendere ad ogni costo".

L'Usb, confermando la proclamazione dello sciopero per 4 ore a fine turno, ha annunciato un presidio per le 15 di fronte all'Unione industriali di Pisa. L'Usb invita allo sciopero per il rinnovo del contatto nazionale, "perché si torni a mettere al centro le rivendicazioni che toccano tutti i lavoratori dell’industria" e "perché in Piaggio si torni a parlare di occupazione stabile per i contratti a termine e di trasformazioni immediate per tutti i Ptv".

In vista dello sciopero di domani, non sono mancate oggi tensioni all'interno degli stabilimenti Piaggio. Alcuni sindacalisti hanno riferito che al rappresentante Massimo Cappelli "è stata comminata un ammonizione scritta" circa il rispetto delle norme anti-Covid, avendo Cappellini avvicinato alcuni lavoratori per spiegare i motivi dello sciopero.


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