Cultura martedì 11 febbraio 2025 ore 20:00
La danza come simbolo di libertà dalla violenza

Tre cittadine della Valdera unite da un solo obiettivo: abbattere la violenza di genere. "Un momento di coralità per rompere un silenzio assordante"
PONTEDERA — La danza per trasmettere un messaggio di libertà; un ballo per educare e dire no a qualsiasi forma di violenza contro le donne, che sia fisica, psicologica o una forma di atteggiamento patriarcale in qualche modo tollerato dalla società. Eunice balla per dire basta a queste forme di prevaricazione sul prossimo, sulla donna e ad un'apologia fascista che si basa sull'oppressione dei diritti.
Pontedera, Capannoli e Bientina sono unite verso un fronte comune, torna infatti nel giorno dedicato alle coppie, il 14 Febbraio, One Billion Rising: un flash mob itinerante per coinvolgere e parlare a più persone possibile, che siano femmine o maschi, adulti o bambini; perché l'educazione si fa insieme, come comunità.
Alla conferenza stampa di presentazione dell'evento erano presenti la presidente dell'associazione, Marianna Abbondanza, l'assessora regionale al sociale e alle pari opportunità Alessandra Nardini, l'assessora alla casa e al sociale del comune di Pontedera Sonia Luca, la sindaca di Capannoli Arianna Cecchini e l'assessora Elena Tangredi del comune di Bientina.
"Un flashmob che vuole sensibilizzare il contrasto alla violenza di genere. Serve coralità, come comunità e cittadini - ha dichiarato la presidente Marianna Abbondanza - Noi cerchiamo di metter in pratica tutto ciò con un pullman itinerante per coinvolgere sempre più persone possibile, un momento di consapevolezza e divertimento libero per incoraggiare e rompere un silenzio che spesso viene perpetrato a discapito delle donne, delle vittime. In tutto ciò, la presenza delle istituzioni è fondamentale: L’appoggio di queste tre amministrazioni e la presenza dell’assessore Nardini di vitale supporto".
"Oggi voglio ringraziare le istituzioni e le amministrazioni per il loro impegno nelle pari opportunità. La violenza non è solo fisica o sessuale, ma anche psicologica, e ha un impatto devastante. Voglio ricordare il recente caso di cronaca che ci ha nuovamente sconvolto: una giovane donna uccisa dal compagno con 24 coltellate. Non possiamo restare indifferenti: la violenza di genere esiste, la cultura patriarcale è ancora forte e dobbiamo combatterla. - ha dichiarato l'assessora Nardini - È fondamentale abbattere i pregiudizi e garantire alle donne autodeterminazione e libertà. Siamo quasi al 14 Febbraio, il giorno dedicato all’amore, quindi dobbiamo chiederci: cos’è davvero l’amore? Il controllo, la violenza e la limitazione della libertà non sono amore. Dobbiamo educare, ascoltare e sensibilizzare, perché la società ci ha insegnato a normalizzare situazioni che invece non lo sono. Mi auguro che sempre più persone, donne e uomini, si uniscano a questa battaglia e anche a questa iniziativa; è necessario educare le nuove generazioni e coinvolgere tutta la comunità".
Gabriele Santarnecchi
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