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Attualità mercoledì 20 luglio 2016 ore 19:15

Via libera al nuovo impianto di compostaggio

Sarà realizzato a Gello. Millozzi: "Siamo soddisfatti, un impianto moderno che ridurrà gli odori e farà aumentare le percentuali di differenziata"



PONTEDERA — Le autorità competenti, attraverso la conferenza dei servizi definitiva, hanno autorizzato, dopo un lungo ed articolato percorso istruttorio previsto dalla legge, la realizzazione del nuovo impianto di compostaggio a Gello. L'impianto smaltirà 44mila tonnellate annue di scarti di cucine e mense e 9mila di sfalci e potature: tutto a chilometri zero. Ci vorranno due anni di lavoro, l'apertura è prevista per il 2018. Costerà circa 19 milioni di euro.

Il nuovo impianto verrà quindi realizzato. Non mancano per Simone Millozzi i motivi di soddisfazione: "Si tratta di un risultato atteso da tempo dalla città e per cui questa amministrazione, lo dico con soddisfazione ed orgoglio, si è battuta ed impegnata fin dall'inizio del suo insediamento.  Con la realizzazione di questo impianto tecnologicamente moderno da un lato riusciamo a dare risposte alle esigenze relative all'aumento delle percentuali di raccolta differenziata della frazione organica e per altro verso raggiungeremo l'obiettivo di un minor impatto odorigeno". 

"Questo - ha ripreso Millozzi - è un modo serio e responsabile di agire e di affrontare il problema della gestione dei rifiuti. Pontedera con questo sta facendo la sua parte, assumendosi le proprie responsabilità in un contesto di area più grande. Differenziare non vuol dire azzerare i rifiuti; il riciclo è una catena e non un anello, c’è riciclo se c’è “ri-prodotto”. Questo vuol dire che se non ci preoccupiamo di dove conferire il rifiuto differenziato e che cosa farci, lo sforzo e il costo elevato per rendere possibile la raccolta differenziata diventa vano. Non serve a niente raccogliere l’organico se poi non ho un impianto di prossimità dove conferirlo affinché diventi materia prima seconda".

L'avvio dei lavori è previsto entro la fine dell'anno e avrà come prima conseguenza la definitiva chiusura del vecchio impianto attualmente in esercizio: "Quello oggi autorizzato - ha ripreso il sindaco -  è previsto dallo stesso disegno di legge di iniziativa popolare “Rifiuti Zero” che ha tra gli obiettivi quello di ricondurre il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta tramite l’eliminazione degli sprechi, da una parte con la massimizzazione, nell’ordine, della riduzione dei rifiuti, del riuso dei prodotti e dei relativi componenti nonché del riciclaggio, dall'altra minimizzando il recupero di materia diverso dal riuso e dal riciclaggio nonchè lo smaltimento e il recupero di energia in modo da tendere a zero nell’anno 2020. Ancora una volta, dunque, Pontedera si colloca nell'area vasta della costa come una realtà strategica nella corretta gestione del ciclo ambientale che investe sempre più, nella prevenzione e riduzione dei rifiuti nonchè nell'impiantistica connessa e necessaria al riciclo ed al riuso, ritenendo residuale il ricorso a smaltimento in discarica. Sta qui la differenza con altri territori definiti virtuosi e sempre pronti a sottolineare le alte percentuali di differenziazione raggiunte, ma, sino ad oggi, non ancora in grado di predisporre soluzioni impiantistiche adeguate a trovare uno “sbocco” finale al rifiuto differenziato".

"Il nostro impianto - ha ripreso il sindaco - a regime, permetterà anche una riduzione dei costi oggi necessari per smaltire l'organico fuori città. Infatti l'incremento delle percentuali di raccolta differenziata tramite il progressivo ampliamento della raccolta porta a porta su tutto il territorio provinciale, in concomitanza con la vetustà dell'impianto attuale, rende necessario il conferimento di parte dell'organico ad altri impianti esistenti in Toscana con conseguente innalzamento dei costi a carico delle nostre comunità. Con la realizzazione dell'impianto avremo la possibilità di trasformare a chilometro zero gli scarti organici raccolti con la differenziata spinta, con conseguente e prevedibile diminuzione della tariffa finale; attraverso di esso rafforzeremo altresì il posizionamento della nostra città nelle filiere industriali del recupero/riciclo, nell’ottica di acquisire la progressiva autosufficienza impiantistica: tutta la nostra provincia con la predisposizione di questo impianto si mette in sicurezza".

Per ultimo Millozzi ha fatto i ringraziamenti: "Ai soci pubblici dell'azienda che hanno permesso l'accantonamento degli utili in tutti questi anni, all'Ato Toscana Costa per i contributi che ha saputo intercettare e mettere a disposizione della causa ed infine alla Società Geofor che, anche grazie all'inpulso determinato e decisivo del suo Presidente e del gruppo dirigente, in questa lungo percorso ha attivato con grande professionalità le proprie competenze tecniche ed industriali ed ha compartecipato economicamente al reperimento delle risorse necessarie".


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