Politica lunedì 13 gennaio 2014 ore 08:30
Rilancio e riqualificazione per il futuro della Piaggio

Il Movimento5Stelle di Pontedera critica Colaninno e sindacati: “Serve un nuovo piano industriale che salvi professionalità e reinventi il marchio”
PONTEDERA — “La Piaggio
ha bisogno di un piano di rilancio, che non passi necessariamente da Colaninno,
ma agisca su due fronti: il qui e ora e una riqualificazione di lungo periodo”.
Così il Movimento5Stelle di Pontedera critica la politica industriale attuata
dal presidente sullo stabilimento cittadino.
Secondo i grillini infatti,
Colaninno ha già ricevuto abbastanza aiuti pubblici pur non difendendo il “made
in Italy” del marchio: “Se vuole andarsene da qui che si accomodi pure –
scrivono i 5Stelle sul loro blog – ma prima restituisca il malloppo. I
lavoratori Piaggio e i cittadini di Pontedera non sono più disponibili a fargli
regali, che lui con i soliti ricatti occupazionali e con i vari accordi fatti
con la “triplice” sindacale ha estorto”. I grillini difatti, non si dicono
contenti nemmeno dell’operato dei sindacati che, ad eccezione di Fiom, hanno
solo favorito l’azienda a fare profitti fuori dall’Italia.
Uno svuotamento di
impiego e professionalità che, secondo il Movimento5Stelle, riguarda tutta
Pontedera, quel poco di indotto che è rimasto, il centro ricambi, i negozianti
e anche la grande distribuzione. “Perciò – dicono – è necessario un piano di
rilancio attraverso la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a 32 ore
settimanali, l’inserimento di un tetto massimo del 10% alle importazioni dei
pezzi dall’estero, un più severo controllo qualità, l’assunzione a tempo pieno
delle 500 persone che da circa dieci anni lavorano alla Piaggio”.
Queste le
proposte che per i grillini devono essere attuate adesso per risollevare lo
stabilimento di Pontedera e tutto il suo indotto, ma occorre anche un rilancio
della politica industriale di lungo periodo che i lavoratori stessi devono
prendere in mano. “Vogliamo un incontro – scrivono infine sul blog – dove cominciare
a discutere della Piaggio, di un progetto che comprenda anche soluzioni finora
mai considerate e che possa diversificare la produzione e riqualificare le
maestranze”.
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