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Sport mercoledì 04 maggio 2022 ore 13:22
Schermidori in erba alle prime stoccate
E' partito dall'istituto comprensivo Carducci il progetto "La mia scuola insegna La scherma” a cura del Circolo Scherma Arno di Fornacette
SANTA MARIA A MONTE — Alcuni bambini e bambine dell’Istituto Comprensivo Giosuè Carducci hanno salutato l'avvio del progetto "La mia scuola insegna la scherma", avviato dalla Federazione Italiana Scherma in sinergia con “Kinder Joy of Moving”. Il progetto rientra fra le attività progettuali scolastiche a carattere nazionale e regionale promosse dal Ministero dell’Istruzione e da Sport&Salute, in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico.
A livello locale l'iniziativa si è tradotta in una convenzione stipulata fra l'Istituto comprensivo di Santa Maria a Monte e la Asd Circolo Scherma Arno di Fornacette, con il benestare dal Comitato Regionale Scherma Toscana, per portare "La mia scuola insegna la scherma" in molte delle classi delle primarie del Comune.
Il taglio del nastro del progetto è avvenuto alla scuola Italo Calvino della frazione di San Donato, alla presenza della sindaca Ilaria Parrella, della dirigente scolastica Elena Gabrielli, delle maestre dell’istituto, di dirigenti e tecnici del Circolo Scherma Arno, di alunni e alunne in compagnia familiari.
"Emozionante è stato il benvenuto ed i ringraziamenti espressi degli alunni - hanno raccontato dal Circolo Scherma Arno - che pubblicamente al megafono hanno letto una frase scritta di loro pugno. Sia il Sindaco Ilaria Perrella, che la Dirigente Scolastica, hanno espresso parole di apprezzamento ed entusiasmo per lo svolgimento di tale progetto nel territorio di Santa Maria a Monte, sottolineando l’importanza dello sport per il percorso formativo del bambino, necessario per instaurare nuovamente quei rapporti sociali che si sono un po' interrotti in due anni di pandemia".
"Già dalla prima lezione gli alunni hanno avuto l’opportunità di impugnare fioretti di plastica ed indossare maschere protettive - hanno aggiunto -, per poter scendere in pedana e tiare di scherma con un proprio compagno di classe. Tanto è stato l’entusiasmo sia dei bambini che delle maestre, che non hanno esitato anch’esse a mettersi in gioco. Fondamentale è stato il sorriso dei bambini ed il loro gioviale stato d’animo, a dimostrazione del raggiungimento dello scopo prefissato dal progetto".
Durante questi incontri verrà fatta conoscere la disciplina della scherma, le sue regole, i suoi obbiettivi, le sue specialità, anche con l’aiuto di filmati dimostrativi appositamente registrati dal Circolo Scherma Arno. Verranno svolti esercizi di preparazione agli assalti che saranno anche messi in pratica, in massima sicurezza, con maschere ed armi di plastica e gommapiuma forniti direttamente dalla Fis. Gli alunni saranno inoltre coinvolti, durante gli assalti, nel ruolo di arbitro e “maestro” ai propri compagni, obiettivo fondamentale del progetto per far emergere lo spirito di responsabilità dell’allievo. I bambini si dovranno anche cimentare in una serie di percorsi e “giochi” di destrezza ludico-sportivi con il coinvolgimento di più squadre, propedeutici per la preparazione agli assalti ed alla cooperazione in gruppo.
L’avvio di questo progetto è uno dei tanti avviati in ambito scolastico dal Circolo Scherma Arno, il quale sta già attivamente operando all’interno di altri istituti presso i quali la scherma è ormai divenuta parte integrante delle materie d’insegnamento. Il circolo fornacettese è già presente da tempo nelle scuole elementari “Vasco Corsi” di Calcinaia, “Sandro Pertini” di Fornacette, “Asilo Parrocchiale Ludovico Coccapani” di Calcinaia ed in altri comuni come Fauglia, Crespina e Santa Luce, con il progetto “Attiva Kids” indetto da Sport e Salute S.p.a. d’intesa con la Sottosegretaria allo Sport ed il Ministero dell’Istruzione.
“E’ proprio questo uno dei principali scopi del nostro Circolo schermistico - ha sottolineato il presidente del Circolo Scherma Arno Gianluca Alessandrucci -: promuovere progetti del genere indirizzati a giovanissimi potenziali schermidori, vuol significare che la scherma, disciplina ancora non molto diffusa fra le giovani leve, entri a pieno titolo a far parte di un tessuto sociale familiare ai bambini”.
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