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Attualità lunedì 12 agosto 2024 ore 19:15
Un Ciao da Capo Nord all'Africa, la grande avventura di Mirco e Alice
Con i due veicoli Piaggio, i due vicentini hanno viaggiato per centinaia di migliaia di chilometri: "Alla fine li porteremo al Museo di Pontedera"
AFRICA — Loro sono di Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza, ma a muoverli in giro per il mondo ci ha pensato il mitico Ciao. Si tratta di Mirco Targon e Alice Zanni, coppia nella vita e anche nei viaggi, che ormai da anni compiono in tutti i continenti e che, dal 2021, hanno come protagonista il veicolo Piaggio nato nel 1967 e progettato da Corradino d'Ascanio.
La storia di Mirco e Alice è l'ennesima conferma della portata mondiale del marchio delle due ruote e di come un semplice mezzo di spostamento possa diventare uno stile di vita. "Io e Alice stiamo insieme da 20 anni e, con le moto, abbiamo percorsi 500mila chilometri in quattro continenti - ha raccontato Mirco - la nostra passione è viaggiare e spendiamo i nostri risparmi per vivere queste esperienze".
Una passione che, nel 2019, li aveva portati in America Latina, tra Argentina, Paraguay e Uruguay. "All'improvviso, però, è arrivato il Covid e avevamo la nostra moto ferma in Uruguay, senza poterla recuperare - ha raccontato - così, in Italia, ci siamo spostati per un po' con una Lambretta del 1963, che avevo acquistato per restaurarla insieme a mio padre, ma mai era stata su strada. Abbiamo fatto un tour dell'Italia, isole comprese, percorrendo 3.600 chilometri al massimo a 50 chilometri orari: è così che ci siamo appassionati al mototurismo lento".
E così, per puro caso, la storia di Mirco e Alice si è incrociata con quella di un vecchio Ciao. "Mio padre doveva liberare il garage e aveva messo in vendita il Ciao che comprammo quando avevo 14 anni - ha proseguito - ho fermato tutto e me lo sono portato a casa: Alice lo ha provato e si è innamorata subito. A quel punto abbiamo comprato un altro Ciao per girare un po' intorno alle zone dietro casa".
Alla fine, però, la voglia di tornare in strada in giro per il mondo è stata troppa. "Ad Agosto 2021 siamo partiti per Capo Nord - ha continuato Mirco - inizialmente, non pensavamo di arrivarci: tutti ci dicevamo che sarebbe stato impossibile, ma il vero scoglio è soltanto la partenza. Abbiamo attraversato Austria, Germania, Svezia e Finlandia, arrivando con una settimana in anticipo. Ci sono stati dei problemi, certo, ma riuscivamo a risolverli in giornata e, con l'abitudine, fare 200 o 250 chilometri al giorno non era un problema".
Tornati a casa da quella esperienza, Mirco e Alice sono diventati degli idoli per gli appassionati, tant'è che, su invito degli organizzatori, hanno un proprio stand al Motor Bike Expo a Verona. "Ed è proprio qui che abbiamo incontrato una personalità influente e carismatica come Franco Picco, pilota vicentino che ha partecipato a 29 edizioni della Parigi-Dakar - ha raccontato Mirco - ci ha fatto i complimenti e, a quel punto, era fatta: dovevamo fare anche noi la nostra Parigi-Dakar".
Così, nel 2022, i due sono partiti dalla capitale francese e sono arrivati in Marocco, passando poi da Sahara Occidentale, Mauritania e Senegal. Qui, dopo alcune vicende, hanno lasciato i due Ciao e sono tornati a riprenderli qualche mese dopo, convinti di unire i due estremi del mondo. "È nato in quelle circostanze il progetto di unire Capo Nord con Città del Capo, in Sudafrica, con il Ciao - ha specificato - nel 2023 abbiamo percorso Guinea, Costa d'Avorio, Ghana, Togo, Benin, Nigeria e Camerun. Avremmo poi dovuto fare Congo, Angola e Namibia, ma Alice è caduta, facendosi male".
Fortunatamente, l'operazione chirurgica al ginocchio di Alice è andata a buon fine ed entrambi si trovano a casa. L'obiettivo, naturalmente, resta valido, ma serve un piccolo pit stop. "Vorremmo arrivare in Sudafrica nel 2026 o 2027 - ha aggiunto Mirco - siamo spesso in contatto con Piaggio e, al termine del viaggio, c'è la possibilità di lasciare i nostri Ciao al Museo Piaggio a Pontedera".
Nel frattempo, comunque, anche se il viaggio è in stand by, non si ferma la solidarietà: dopo ogni avventura, infatti, Mirco e Alice raccolgono le proprie testimonianze in un libro. "Ne abbiamo già pubblicati tre tra 2021 e 2023, donando il ricavato per scopi benefici - ha concluso - abbiamo aiutato l'associazione Bambini nel Deserto, che lavora molto in Africa, e l'associazione Energia & Sorrisi, che si occupa anche della Bosnia e dell'Ucraina. Anche in questo Paese, per portare aiuti, medicinali e giocattoli ai bambini, siamo stati quattro volte".
Pietro Mattonai
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