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Attualità mercoledì 14 maggio 2025 ore 19:00

Gello e Legoli, ok dalla Regione per nuovi volumi

La sala della Giunta regionale della Toscana

Via libera alla compatibilità ambientale dei due progetti presentati da Ecofor e da Belvedere: la fine delle operazioni è fissata tra 2044 e 2047



FIRENZE — Con due delibere approvate dalla Giunta guidata da Eugenio Giani, la Regione ha dato il proprio parere positivo sui due progetti proposti da Ecofor Service Spa e da Belvedere Spa, che riguardano rispettivamente il recupero volumetrico delle aree interne alla discarica di Gello e la razionalizzazione funzionale delle infrastrutture e degli impianti della discarica di Legoli al fine di recuperare nuove volumetrie.

In entrambi i casi si tratta di un provvedimento conclusivo, che chiude un cerchio che le due società hanno iniziato a tratteggiare nel 2023. Per quanto riguarda Ecofor, l'istanza di Paur è stata depositata nel Dicembre di due anni fa, mentre Belvedere, dopo il parere negativo nella primavera 2022, ha rivisto i propri piani e ha formalizzato la nuova richiesta nel Giugno dell'anno successivo.

In breve, il Paur è l'acronimo di Provvedimento autorizzatorio unico regionale, ovvero un procedimento amministrativo semplificato che integra in un solo documento tutte le autorizzazioni, i pareri e le approvazioni richieste per quei progetti che, come quelli di Gello e Legoli, sono sottoposti a Valutazione di impatto ambientale. Quest'ultima autorizzazione richiede un lungo iter che si svolge all'interno di una Conferenza dei servizi, ovvero una sorta di assemblea dove più autorità pubbliche, dalla Regione all'Ausl, si confrontano sul procedimento.

Gli impianti di Ecofor

Del resto, il progetto di Ecofor prevede la realizzazione di un lotto di ampliamento finalizzato all’ottenimento di nuovi volumi di discarica per il conferimento di rifiuti speciali, suddivisi in due stralci funzionali. Il primo dispone il conferimento di rifiuti speciali per complessivi 1.932.050 metri cubi lordi, corrispondenti a 1.995.700 tonnellate, con una durata della gestione operativa di circa 9 anni. Ciò implica, inoltre, conferimenti annui pari a 220mila tonnellate, con una riduzione rispetto alle attuali 350mila annue, con la prospettiva di una riduzione progressiva dei conferimenti in discarica.

Per quanto riguarda il secondo, invece, si prevede il completamento del progetto attraverso la realizzazione, gestione, chiusura e post gestione di un lotto di ampliamento, di volumetria lorda complessiva di 1.109.950 metri cubi, corrispondenti a 1.282.200 tonnellate di rifiuti, per il quale si prevede un conferimento annuo pari a 220mila tonnellate all'anno, con una durata della gestione operativa di circa 5 anni, cui si aggiungono ulteriori cinque anni per il completamento delle opere di copertura definitiva, con un termine fissato per il 2047.

Gli impianti di Legoli

Anche per il Triangolo verde di Legoli nel Comune di Peccioli il progetto approvato prevede il recupero di nuove volumetrie da destinare allo smaltimento dei rifiuti, per una volumetria geometrica complessiva di circa 5.319.600 metri cubi, dei quali poco più di 4 milioni costituiti da rifiuti e il restante da copertura. 

Si ripete, nuovamente, lo schema dei due lotti successivi: il primo, della durata di circa 10 anni, avrà una volumetria di circa 3.393.000 metri cubi, mentre il secondo, della durata di circa sei anni, cui si aggiungono ulteriori tre anni per il completamento delle opere di copertura definitiva, avrà una volumetria di circa 1.926.600 metri cubi. Il termine delle opere, in questo caso, è fissato nel 2044.

"L'ampliamento delle discariche è una scelta irrazionale che risponde agli interessi del mercato, senza mettere al centro lo sviluppo del territorio - hanno protestato Denise Ciampi e Ciccio Auletta, consiglieri di opposizione rispettivamente a Pontedera e a Pisa - gli ampliamenti legherebbero alle discariche l’economia dei nostri territori almeno per i prossimi 15 anni. Occorre lavorare sulla riduzione della produzione dei rifiuti ed entrare in un'ottica di cooperazione tra territori".

Pietro Mattonai
© Riproduzione riservata


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