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Attualità venerdì 25 dicembre 2020 ore 13:33

Natale di pace e guerra a Pons ad Heram

Nel 1291 i pisani riconquistarono il castello con una spedizione notturna sull'Arno. Tutto perché Firenze non volle pagare bene i suoi soldati



PONTEDERA — Otto secoli fa ci fu anche un Natale di guerra e di strage a Pons ad Heram. Un Natale, anzi un'antivigilia del Natale, che riportò la città-castello nelle mani dei pisani dopo che i fiorentini l'avevano conquistata. Il tutto perché Firenze non volle spender troppi soldi per tenere una forte guarnigione anche in tempo natalizio. 

Ma facciamo un lungo passo indietro. Non si sa di preciso quando la religione cristiana cominciò a festeggiare il Natale. Prima nel segreto nelle case e in luoghi più sicuri come le catacombe - dove nel 1660 fu ritrovato anche il corpo del Santo di Pontedera, Faustino - visto che i cristiani erano perseguitati. Mentre nel '300-400, l'epoca dell'imperatore Costantino che sconfisse l'avversario Massenzio sul Tevere e dedicò la vittoria ai cristiani, le persecuzioni ebbero un primo freno. Oggi è Natale. E con un salto di un poco meno di un millennio, il Natale del 1291 portò una guerra anche Pons ad Heram, castello murato. Successe che in quel periodo Firenze aveva conquistato la neonata città- castello, ma per ragioni economiche, vedremo in seguito, i pisani lo riconquistarono con una spedizione notturno-fluviale nell'antivigilia natalizia. Una spedizione lungo l'Arno guidata dal capitano di ventura Guido da Montefeltro, ingaggiato dai pisani, e formata da pescatori e barcaioli di Fornacette e Calcinaia. Gente esperta d'Arno.


La spedizione sbarcò al porticciolo di Pons ad Heram, dove oggi si festeggia l'estate, e nottempo riuscì a penetrare nel castello da una porticciola nelle mura - aperta da una spia pontederese - all'altezza dell'odierna via Saffi. Ed eccoci al perché di questa vittoria fiorentina: successe che il governo di Firenze non volle dare uno "straordinario" alle sue guardie che lo chiesero senza ottenerlo, per cui a far guardia sulle mura rimasero in pochissimi. E questo fu il problema.

Insomma, una perdita causata, oseremmo dire, da "tirchieria". Per altri due secoli e più Pons ad heram fu al centro di guerre e contrasti, ma, crediamo, il mancato soprassoldo alle guardie fu una scelta che costò cara alla città del Giglio.

Mario Mannucci
© Riproduzione riservata


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