Politica sabato 30 novembre 2013 ore 17:20
Festa della Toscana, dalla pena di morte alla povertà nel 2013

Nel giorno in cui ricorre l’abolizione firmata nel 1786, il consiglio regionale ricorda le nuove emergenze sociali
TOSCANA — La regione Toscana rinnova anche quest’anno la tradizione di civiltà che
la contraddistingue dal lontano diciottesimo secolo. A Firenze il 30 novembre
1786 il granduca Leopoldo II abolì la pena di morte, oggi il consiglio
regionale ricorda invece le nuove forme di povertà come crescente emergenza
sociale. È questo il tema scelto per la seduta solenne dell’assemblea
fiorentina che ha aperto la giornata di celebrazioni per la Festa della Toscana 2013.
Durante
la cerimonia è stato anche consegnato il riconoscimento di scrittore toscano
dell’anno ad Alberto Prunetti, autore di un racconto di vita operaia e amianto. Riflessione
su temi sociali ma non solo, la giornata della Toscana rimane soprattutto una
festa, con i palazzi consiliari aperti fino alle 22 e con mostre di pittura ed
esposizioni fotografiche allestite dentro le mura istituzionali. Visite
guidate, in inglese e italiano, vengono offerte a Firenze nei palazzi
Panciatichi, Covoni-Capponi e Bastogi.
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