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Attualità giovedì 17 dicembre 2015 ore 18:10

In città la legge del Buon Samaritano

Ispirandosi alla 155/2003 denominata come la famosa parabola i pasti che avanzeranno dalle mense di due scuole verranno portati ai bisognosi



PONTEDERA — Un progetto di recupero del cibo delle mense cittadine. E' quello che verrà sperimentato a Pontedera da gennaio. Si inizierà con le mense delle scuole elementari Gandhi e Diaz.

I pasti non consumati dai bambini verranno recuperati dalle teglie, riscaldati, messi in porzioni monouso e portati in circa 10-15 minuti dagli operatori Ponteverde alla Casa del Volontariato al Villaggio Piaggio. Qui la Croce Rossa e la San Vincenzo dei Paoli provvederanno alla redistribuzione sia tra coloro che dimorano temporaneamente alla casa del Volontariato nelle camere dell'emergenza abitativa, sia tra le famiglie assistite nel quartiere.

L’iniziativa, che permetterà di recuperare una media di ben 500 pasti al mese, è ispirata dalla legge 155 del 2003 "Disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari ai fini di solidarietà sociale" meglio conosciuta come "Legge del Buon Samaritano" che equipara il consumatore finale alle Onlus che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita ai bisognosi, sollevandole da tutti quegli adempimenti burocratici che, di fatto, complicano l’assistenza agli indigenti.

L'assessore alle politiche sociali Marco Cecchi durante la presentazione del progetto ha detto: “In base alle eccedenze quotidiane registrate nei primi due mesi di partenza delle mense scolastiche interessate sono stati conteggiati circa venti, venticinque pasti eccedenti. Quindi siamo in grado di mettere in tavola qualcosa come 500 pasti mensili”. Il progetto potrà estendersi ad altre realtà in cui poter recuperare: “Se avrà un esito positivo proporremo l'allargamento anche ad altre scuole e alle grandi mense cittadine come quelle dell'ospedale Lotti, o della Piaggio”.

Soddisfatto anche il sindaco Simone Millozzi: “Questa è una buona pratica dell'Amministrazione che va nel senso della solidarietà verso i più bisognosi e che rende i giovani più consapevoli sull'importanza del cibo”.

Beatrice Lasio, rappresentante dell'Ati (associazione che gestisce il servizo di refezione nelle scuole di Pontedera) ha commentato: "Da alcuni anni abbiamo sottoscritto accordi con associazioni o amministrazioni comunali su tutto il territorio nazionale per contrastare gli sprechi alimentari, tema prioritario e al centro del dibattito quotidiano. Il recupero e la ridistribuzione agli indigenti delle eccedenze alimentari è un impegno per la ristorazione collettiva che, in occasioni come questa con il Comune di Pontedera, viene rinnovato nell’ottica di garantire il diritto al cibo e di limitare gli impatti negativi ambientali ed economici".


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