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Politica domenica 14 settembre 2025 ore 08:15
Polo sanitario, "Basta ritardi, servono certezze"

Da Fratelli d'Italia la denuncia sullo stato del cantiere e la richiesta di un cronoprogramma vincolante: "I ponsacchini non meritano questa attesa"
PONSACCO — "Doveva essere un fiore all’occhiello per Ponsacco e per tutta la Valdera. Invece, è diventato il simbolo dei ritardi e delle promesse mancate". Torna alla ribalta la questione del polo sociosanitario di via Rospicciano, dove il cantiere sembra ormai bloccato, con la prospettiva di apertura a Marzo 2026.
Una serie di ritardi che ha spinto Fratelli d'Italia ad alzare la voce, puntando il dito contro la Regione e l'Asl Toscana nord ovest. "Nel 2016 un protocollo tra Asl, Comune e Società della Salute trasformava il primo progetto di Rsa in Casa di Comunità, dopo anni di attesa - hanno scritto in una nota - nel 2019 il progetto veniva presentato ufficialmente e nel 2021, addirittura, il presidente della Toscana Eugenio Giani, in visita al cantiere, annunciava l’apertura entro un anno e mezzo".
"In quell’occasione furono dichiarati 3 milioni di euro di lavori e la fine prevista per metà 2022 - hanno continuato - da allora solo rinvii: Ottobre 2021, Maggio 2022, poi ancora sopralluoghi, smentite, rassicurazioni. Nel 2020 si era già deciso che gli uffici del Dipartimento di Prevenzione sarebbero stati trasferiti da Pontedera a Ponsacco. Dopo cinque anni e con l'intervento anche dei soldi del Pnrr, solo a Luglio e Agosto scorsi si sono mossi i primi passi: Medicina dello sport, Veterinaria e Vaccinazioni. Un trasloco a pezzi e bocconi, mentre la popolazione resta in attesa di un servizio completo".
"Quindi, in questo Settembre, l’ennesima doccia fredda: la nuova stima parla di Marzo 2026 per l’apertura totale - hanno concluso - dieci anni dopo il protocollo del 2016 e quattro anni oltre le promesse del presidente Giani. Denunciamo con forza questa gestione fallimentare della sinistra a trazione Pd: la struttura è stata pensata per essere un presidio di prossimità per i cittadini, ma è rimasta ostaggio della burocrazia e di una Regione incapace di mantenere gli impegni. La pazienza è finita: chiediamo alla Regione e all’Asl un cronoprogramma certo e vincolante, con date e responsabilità precise, perché i cittadini di Ponsacco non meritano di aspettare ancora".
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