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venerdì 17 ottobre 2025

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

​Cosa sai del cervello?

di Federica Giusti - venerdì 17 ottobre 2025 ore 08:00

Il cervello, tanto rammentato quanto sconosciuto! Cosa sappiamo di lui?

Per esempio, sapete quanti pensieri produciamo ogni giorno di media? Beh, circa 70000, anche se il 90% sono ripetitivi ed automatici. Attraverso i pensieri noi formiamo le abitudini, le convinzioni, ma anche i pregiudizi e gli stereotipi e la paura. È possibile cambiare i nostri pensieri attivamente, ma non è così scontato riuscirci, non senza una buona dose di consapevolezza.

Dal punto di vista prettamente fisiologico, il nostro cervello pesa circa il 2% del nostro corpo, ma consuma il 20% delle nostre risorse energetiche. Anche nel momento in cui siamo sotto forte stress, quando ci sembra di non avere la forza di fare né pensare niente, il nostro cervello è lì che lavora e consuma energia, per proteggerci al massimo, ed ecco perché possiamo sentirci stanchi anche senza aver fatto nulla di che.

Sapete quante connessioni neuronali ha il nostro cervello? Beh sono così tante che superano il numero di stelle presenti in una galassia. Ci sono circa 100 miliardi di neuroni nel nostro cervello e ognuno di loro può creare più di 10000 connessioni sinaptiche. Fate voi il conto!

Un mito da sfatare riguarda il mulltitasking. Crediamo che fare più cose contemporaneamente riduca il tempo e migliori la performance, ma in realtà il nostro cervello, ogni volta che “salta” da un compito all’altro, perde risorse ed energie, a discapito dell’attenzione, della memoria e della produttività.

Anche le esperienze che facciamo impattano profondamente sul nostro cervello, modificandolo profondamente grazie ad una delle sue principali caratteristiche che è la neuroplasticità. Emozioni, traumi, gioie, dolori, ognuna di queste cose lascia un segno nel nostro cervello.

E sapete cosa arriva prima al nostro cervello tra pensiero emotivo e pensiero razionale? Sempre quello emotivo, perché l’amigdala riceve le informazioni e le elabora prima della corteccia prefrontale. Capite bene che le persone che si definiscono esclusivamente razionali, in realtà, stanno facendo uno sforzo incredibile per non ascoltare ciò che dice loro l’amigdala.

Le emozioni negative hanno un peso maggiore rispetto a quelle positive. Questa caratteristica ha ragioni evolutive, serviva per la sopravvivenza, permettendoci di comprendere e intercettare i pericoli. Nel tempo moderno, invece, talvolta può essere un limite anziché un vantaggio.

Le neuroscienze stanno facendo grandi passi avanti anche se ancora una grande parte della conoscenza del nostro cervello rimane un mistero. Confidiamo nei progressi della ricerca e della scienza!

Federica Giusti

Federica Giusti

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