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mercoledì 13 novembre 2024

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

L’arte di volersi bene

di Federica Giusti - venerdì 22 gennaio 2021 ore 07:30

Noi toscani siamo tornati in zona gialla da qualche giorno e già le vite di molti di noi stanno cambiando ritmo, si stanno ri-dimensionando in base ai nuovi impegni e alle nuove possibilità.

Ci siamo da poco lasciati alle spalle un anno a dir poco complicato. Per qualcuno un anno tragico fatto di rinunce e di perdite. Perdite di lavoro, perdite di entrate o, ancora peggio, perdita di qualche caro affetto.

Tutti noi abbiamo perso qualcosa. Ma abbiamo anche potuto guadagnare la possibilità di iniziare ad occuparci di ciò che davvero è importante: noi stessi.

Spesso intendiamo l’amore per sé come un atto di egoismo. Ed invece è esattamente il contrario. Amarci è la cosa più bella che possiamo fare per gli altri perché ci consente di donare loro un tesoro prezioso al quale teniamo tantissimo.

Come sostiene Rupi Kaur: “Il modo in cui ti ami è il modo in cui insegni agli altri ad amarti”. Eppure ce lo scordiamo troppo spesso!

Ma cosa c’entra la pandemia con l’arte di volersi bene? Forse poco. Forse molto. Dipende da come osserviamo il tempo che abbiamo a disposizione. Le nostre vite, infatti, sono un po' meno frenetiche di prima e, soprattutto il fine settimana, dobbiamo trascorrerlo in casa. Ed ecco il regalo del tempo. Quei fine settimana, quelle sere dopo cena, possiamo dedicarci a noi stessi, ai nostri hobbies, che siano un libro, una serie tv che da tempo volevamo vedere, la cura delle piante, ascoltare la musica preferita o, ancora di più, la cura del nostro corpo, facendo attività fisica, o prendendoci lo spazio per la così detta beauty routine (maschere, fanghi, trucco, parrucco ecc…).

Giorno dopo giorno, ora dopo ora possiamo imparare ad amarci.

Possiamo anche fare dei corsi online, progettare in casa o sul lavoro, dedicarci a tutto ciò che prima vedevamo solo in lontananza.

Voler bene a sé stessi è una condizione necessaria per poter voler bene anche agli altri. Spesso noi psicologi facciamo fare un gioco: prendere un foglio bianco e mettere al centro la persona più importante. Raramente otteniamo la risposta corretta. Sì, perché per una volta anche in psicologia, c’è una risposta corretta: la persona più importante per me sono io. Se non riesco ad accettare questo e a farlo diventare un elemento fondamentale dal quale partire per amare gli altri, riuscirò sempre poco e male a dimostrare il mio sentimento verso l’altro.

Potrei incorrere nel rischio di donarmi incondizionatamente, senza mettere il giusto confine, invischiandomi e donando all’altro, che sia il partner, un figlio, un genitore tutto me stesso. Quale potrebbe essere il rischio? Perdersi! Sì, perché se non riusciamo a mettere i giusti paletti tra noi e gli altri possiamo davvero finire con il non riuscire più a capire dove siamo noi e dove sono loro.

La pandemia, l’isolamento forzato che abbiamo vissuto in tutti questi mesi e che, in parte, stiamo ancora vivendo, ci ha costretti, volenti o nolenti, a guardarci dentro un po' di più, a scrutarci meglio, a rimanere in contatto con la parte di noi più nascosta.

Impariamo ad apprezzarci, coltiviamoci, curiamoci come se fossimo davvero una pianta. Così, alla fine di tutto questo, usciremo più forti! E non è poi così male questa prospettiva!

Federica Giusti

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