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giovedì 07 novembre 2024

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

Innamorarsi al tempo del Covid

di Federica Giusti - venerdì 27 novembre 2020 ore 09:48

Come ci si innamora? Che domanda bislacca questa settimana!

Pensate alla nostra splendida regione, considerata così romantica a tal punto da essere il luogo ideale dove ambientare film sentimentali.

E la nostra mente si fa un giro in vespa tra le colline sensi, avvinghiati al nostro partner, per fermarsi a bere un calice di vino a Bolgheri, e poi riparte per una sosta a Firenze e continua con una passeggiata al tramonto in Piazza Mascagni. In realtà potremmo continuare quasi all’infinito, la Toscana è magica da questo punto di vista!

Ma poi arriva il principio di realtà e con lui il Covid, il distanziamento, l’isolamento, le autocertificazioni...insomma tutta una serie di cose che poco si legano ai nostri sogni romantici.

Per innamorarci è necessario conoscersi, e per conoscersi è necessario frequentarsi, viversi, abbracciarsi, baciarsi, prendersi per mano.

Quindi? Voglio forse dire che al tempo del Covid non ci si può innamorare?!

Assolutamente no! Non intendo affatto questo!

Ciò che voglio dire è che dobbiamo cambiare gioco forza il modo in cui ci si innamora.

Le applicazioni di incontri online stanno registrando numeri importanti e poi ci sono i social che ci permettono di comunicare, chattare, scambiare idee, messaggi vocali, foto e video.

Certo non è come conoscersi “normalmente”, alla vecchia maniera, ma almeno ci permette di rimanere in contatto e di capire se c’è o meno in noi la volontà di conoscere l’altro anche fuori dal mondo virtuale.

Diciamo che questa modalità ci permette di fare una scrematura prima di incontrare fisicamente l’altro.

Alla fine siamo animali sociali e non possiamo non interagire, non relazionarci, non innamorarci, neanche in tempi di pandemia!

Ovviamente, anche quando ci sarà la possibilità di tornare ad incontrare l’altro, faremo fatica. Ci sembrerà strano riappropriarci della dimensione “in presenza” della relazione.

Magari non ci fideremo a farci abbracciare, non ci lanceremo verso un bacio con la stessa tranquillità d’animo con la quale lo avremmo fatto un anno fa. Saremo portati, forse, a pesare di più i nostri gesti e a limitare, almeno inizialmente, il contatto fisico.

Sarà un po' come tornare indietro nel tempo e vivere quelle che erano le relazioni degli inizi del ‘900, fatte più di distanze che di vicinanze. O forse no, prevarrà l’istinto su tutto, e ci rifaremo di quel tempo che abbiamo visto scorrere tra le mani e che non abbiamo avuto la possibilità di fermare. Lui, il tempo, è passato mentre noi, inerti, eravamo fermi.

No, non ho la sfera di cristallo! Quelle sul futuro sono solo supposizioni. Ci sarà una vastità di sfumature dell’amore come è sempre stato e come è giusto che sia.

Torneremo, prima o poi, a vivere le relazioni sentimentali anche con il corpo.

Adesso però, anziché bloccarci nell’attesa, proviamo a sperimentare nuove possibilità.

Federica Giusti

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